di Antonella Cignarale
Collaborazione di Enrica Riera i
Immagini di Giovanni De Faveri, Andrea Lilli
Ogni regione deve aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030.
La Sardegna, che deve dismettere anche le due centrali elettriche a carbone, gode oltre che di sole di una disponibilità di vento invidiabile a livello europeo, motivo per cui le richieste per installare impianti eolici sono arrivate in prossimità di complessi archeologici di assoluto pregio, ma anche a mare. I progetti degli impianti eolici flottanti presentati di fronte alle coste della Sardegna prevedono dalle 20 alle 80 turbine eoliche galleggianti sul mare, capaci di soddisfare il fabbisogno energetico dell’isola e non solo. Il timore, però, è che possano penalizzare il paesaggio naturale dell’isola, che ha un valore. I comitati cittadini e gli enti locali che Report ha incontrato sono favorevoli alla produzione di energia con impianti a fonti rinnovabili, ma denunciano il mancato coinvolgimento in questo importante processo di transizione energetica. E mentre si alza il vento della protesta, la partita normativa si gioca tra il Ministero dell’Ambiente che valuta le richieste di installazione degli impianti eolici industriali e la legge della Regione al vaglio dell’aula.