(Collaborazione di Ernesto Pagano)
“Il biologico secondo me fa le stesse cose del non biologico. Stessi trattamenti... Bisogna prenderli nel momento in cui diserbano. In quei momenti li bisogna andarli a prendere quelli che fanno il riso biologico!” Risicoltori che accusano altri risicoltori. I diserbanti in agricoltura biologica ovviamente non sono ammessi, ma sembra che qualcuno non ci creda molto. L'accusa è pesante perché il riso bio viene pagato anche 3 volte tanto rispetto a quello prodotto con agricoltura convenzionale, quella che può usare i diserbanti per combattere le erbe infestanti. Il bio viene pagato di più perché produce di meno. O almeno dovrebbe essere così.
Dal sito del Sinab, del Ministero dell'agricoltura vediamo però che il riso bio prodotto in Italia ammonta a 570.217 mila quintali, prodotti su 8405 ettari, che fa una media di 67,84 quintali a ettaro, cioè in pratica la stessa media del riso convenzionale. E i risicoltori piemontesi che fanno convenzionale non ci stanno e chiedono controlli. Ma come funzionano i controlli e chi deve controllare?
Report è stata nelle campagne intorno a Vercelli, la capitale del riso italiano. Attorno al canale Cavour, distese di riso. Tra poco verrà raccolto, ma i prezzi del riso stanno crollando per via di importazioni in Europa di riso asiatico a prezzi stracciati. Cambogia, Birmania forti di un accordo commerciale con l'Europa per esportare a dazio zero, stanno conquistando i mercati europei. Eppure fino a ieri noi eravamo i signori del riso italiano.