Per proteggere i prodotti di qualità del territorio, l'Unione Europea da anni emette certificati DOP e IGP, che vengono promossi anche negli spazi di Expo 2015. Ma ad essere tutelata, più dei consumatori, delle tradizioni e dei piccoli produttori, è una forma di concorrenza che impone di levare dai disciplinari ogni riferimento aggiuntivo sulla provenienza delle materie prime, a discapito di potenziali filiere locali virtuose dal punto di vista economico e ambientale. E’ successo così a Recco per la focaccia al formaggio IGP, succede a Modena per l'aceto balsamico, e sta continuando a succedere in Romagna con la lunga diatriba sulla piadina e ad Andria per la burrata.