La Basilicata è una regione ricca di sorgenti, ma in 29 comuni della provincia di Potenza si vive da mesi con l’acqua razionata. La diga da cui si attinge la maggior parte della risorsa idrica è a secco e le piogge utili a rifornirla si sono fatte attendere per mesi. Costruita negli anni ‘60, la diga del Camastra non è stata collaudata, quasi dimenticata per le opere di manutenzione di cui era responsabile un ente soppresso e posto in liquidazione da anni. A causa dei ritardi negli interventi di messa in sicurezza dell’invaso, la Direzione dighe del Ministero delle Infrastrutture ha imposto una riduzione dell’acqua accumulabile al suo interno. Per questo motivo, da 5 anni, nei periodi in cui le piogge sono abbondanti, l’acqua accumulata all’interno della diga se supera il limite imposto dev’essere rilasciata. Nonostante il territorio di Potenza sia ricco di acqua, registra anche un record nazionale per le perdite lungo le condutture di distribuzione. E intanto per sopperire all’emergenza idrica si è ricorsi alla captazione del fiume Basento, il più lungo della regione, ma la scelta è osteggiata dalla popolazione lucana a causa dell’inquinamento registrato nel suo passato.