collaborazione di Norma Ferrara
L'Italia avrebbe dovuto farsi trovare pronta alla seconda ondata: c'erano addirittura sul tavolo 192 milioni di euro stanziati dal Governo per potenziare i pronto soccorso e altre risorse per incrementare il numero dei medici, eppure i primi restano insufficienti e spesso inadeguati; i medici, invece, sono pochi, o meglio sono pochi gli specialisti, soprattutto nel ramo emergenza-urgenza. È così che ospedali e Asl, già da prima dell'emergenza sanitaria, hanno delegato il compito di reclutare personale alle cooperative private che inviano medici negli ospedali italiani, spesso neolaureati e privi di esperienza.