Trumpisti su Marte

di Manuele Bonaccorsi
Collaborazione di Madi Ferrucci
Immagini di Alessandro Spinnato, Paolo Palermo, Fabio Martinelli e Carlos Dias
Ricerca immagini di Eva Georganopoulou e Alessia Pelagaggi
Montaggio di Francesca Pasqua
Grafica di Michele Ventrone
di Giorgio Vallati



 

Chi è Elon Musk l’uomo più ricco del mondo e probabilmente anche il più potente?
Ritenuto il vero braccio destro del presidente americano Donald Trump, di cui ha finanziato la campagna elettorale con 250 milioni di dollari, occupa un ruolo chiave in tecnologie delicatissime. Non solo le auto elettriche, ma anche i social network, la robotica e poi i lanci spaziali e i satelliti per le telecomunicazioni, fondamentali anche nell’uso militare. Oggi il miliardario sudafricano è sceso nell’agone politico europeo: grande sostenitore di Giorgia Meloni, si è schierato con i partiti di estrema destra nel Regno Unito e in Germania, dove ha dichiarato il suo sostegno al movimento anti-immigrazione Alternative für Deutschland. Una scelta controversa, che non è mossa solo da ragioni ideali. Il connubio tra politica e affari, spesso garantiti da ingenti finanziamenti pubblici, è centrale per i business di Musk. Le telecamere di Report sono arrivate fino al confine meridionale del Texas, dove avvengono i lanci spaziali di SpaceX; e in Germania, dove anche grazie a Musk e alla sua influenza sul social X, l’estrema destra è in vantaggio per le prossime elezioni. E infine a Bruxelles, dove in molti storcono la bocca per l’intenzione del governo Meloni di affidare proprio a Musk le delicate comunicazioni militari, proprio mentre Musk viola ogni regola sulla neutralità dei social network. L’Ue si sta attrezzando per garantire la propria indipendenza dagli Usa nello spazio e nelle comunicazioni satellitari, ma l’Italia parrebbe voler andare in un’altra direzione.