Verità per Giulio Regeni

PUNTATA DEL 05/05/2024

di Daniele Autieri
Collaborazione di Federico Marconi
Immagini di Chiara D'Ambros, Carlos Dias, Alfredo Farina, Cristiano Forti, Andrea Lilli e Marco Ronca
Ricerca immagini di Alessia Pelagaggi
Montaggio di Andrea Masella
Grafiche di Michele Ventrone 

 


Spia. Morte. Tortura. Speranza. Le parole che raccontano la drammatica fine di Giulio Regeni.
Queste parole vengono ritrovate nella stanza del Cairo di Giulio Regeni. Sono gli appunti del ricercatore, raccolti durante le sue lezioni di arabo, nei quali Giulio aveva messo in fila, in italiano e in arabo, quelle parole trasformate in un triste presagio. È questo uno dei documenti, rimasti finora inediti, che Report mostrerà ricostruendo i retroscena del rapimento, delle torture e della morte del ricercatore italiano. Un’inchiesta che – proprio nei giorni in cui si celebra il processo ai quattro presunti sequestratori, torturatori e assassini del ragazzo – racconta per la prima volta che ruolo hanno giocato l’Italia e le sue istituzioni nel corso dei dieci giorni che vanno dal rapimento al ritrovamento del corpo, dimostrando con documenti riservati, che già a 48 ore dalla sparizione di Regeni, la presidenza del Consiglio e il ministero degli Esteri fossero a conoscenza del quadro completo dei fatti. Report rivelerà che al Cairo in quelle ore erano in azione anche uomini della CIA e soprattutto della security ENI, il colosso energetico italiano che due settimane dopo avrebbe firmato con l’Egitto il contratto miliardario di gestione di Zhor, il più grande giacimento di gas del Mediterraneo Orientale. L’inchiesta ricostruisce anche le responsabilità di governo e vertici dei servizi egiziani. Per la prima volta saranno mostrati i video delle telecamere a circuito chiuso della metropolitana del Cairo in prossimità della stazione di Dokki, dove – secondo la Procura di Roma – il giovane italiano è stato rapito. Dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni le istituzioni italiane hanno fatto di tutto per rinsaldare i rapporti con il prezioso alleato. Oggi la questione Regeni non è più centrale sul tavolo delle relazioni diplomatiche e l’Egitto è tornato ad essere l’amico speciale dell’Italia.