Gasparri non dovrà rinunciare né al posto in Senato né a quello di capogruppo di Forza Italia, a causa del suo incarico di presidente della società di sicurezza informatica Cyberealm. A stabilirlo è la Giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama, che dopo il caso nato dall’inchiesta di Report, ha dato ragione al senatore. La Giunta per le immunità del Senato ha dato ragione al senatore.
La proposta è passata con i voti favorevoli della maggioranza supportata dal senatore di Italia viva, Ivan Scalfarotto. Contrarie le opposizioni: “Oggi viene messo nero su bianco il fatto che un senatore della Repubblica possa contemporaneamente fare il lobbista per una società privata. Siamo di fronte a un precedente pericolosissimo per le nostre istituzioni e per l'assetto della democrazia”, ha dichiarato il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli.
"È un fatto clamoroso, una questione di opportunità politica. Maurizio Gasparri dovrebbe dismettere quella partecipazione. Lui era nella scorsa legislatura presidente dell'organo che oggi si è espresso, le regole le conosce", ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein. "Non c'è trasparenza su cosa faccia la società presieduta da Gasparri. Vorremmo capire chi sono i soci. Per questo motivo abbiamo chiesto supplemento di informazioni e non ci fermeremo finché non ci sarà chiarezza", ha concluso.