Sui media albanesi il primo ministro ha attaccato durante l'inchiesta (Hot)Spot albanese di Giorgio Mottola
Sull'Albania calunnie scandalose'", ha detto Edi Rama, "un'emittente pagata con le tasse degli italiani si è resa protagonista di un vergognoso episodio di diffamazione nei confronti dell'Albania. Nel suo reportage Giorgio Mottola ha lanciato una serie di accuse' contro il governo albanese, la famiglia del primo ministro Rama e uno dei suoi più stretti collaboratori, Engjell Agaci, segretario generale del Consiglio dei ministri". In particolare ad Agaci, spiega Edi Rama, sono state inviate alcune domande dal giornalista di Report, il quale "con epica spudoratezza non ha pubblicato nessuna delle risposte inviategli per iscritto". Il primo ministro albanese ha concluso dicendo che "nei confronti del diffamatore sarà presentata querela".
Coma da sua consuetudine, Report ha inviato a tutti i soggetti menzionati nel corso dell'inchiesta una formale richiesta di intervista. Sia Edi Rama che Enjell Agaci hanno rifiutato di fornire il proprio punto di vista sui fatti narrati davanti alle nostre telecamere. Inoltre, solo dopo molti solleciti, l'avvocato Agaci ha inviato una risposta alle nostre domande, limitandosi laconicamente a confermare le informazioni in nostro possesso. La sua missiva è stata pubblicata sul sito di Report