ll consigliere d’amministrazione Davide Di Pietro ha chiesto “chiarimenti riguardo la ventilata cancellazione delle repliche di Report nei palinsesti estivi”, sottolineando che “la circostanza si porrebbe in contrasto con i doveri inseriti nel recente contratto di servizio”.
Anche Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, chiede chiarimenti attraverso un tweet: “Al di là delle dichiarazioni sulla valorizzazione del giornalismo d'inchiesta, contano le decisioni: davvero si vuole rinunciare alle tradizionali repliche estive di Report? Visto che anche le repliche fanno ascolti, è tafazzismo o esecuzione di diktat politico?”, ha scritto su X.
Nicola Fratoianni di Alleanza Sinistra e Verdi ha chiesto: "Ma davvero i vertici Rai non intendono far trasmettere le repliche di Report durante il periodo estivo?", sottolineando, inoltre, che "Dopo aver smantellato Rai3, indebolendola definitivamente e snaturando la sua identità, continua l'opera di demolizione del servizio pubblico radio tv. Se fosse confermata questa notizia, sarebbe semplicemente un danno incomprensibile per l'azienda, e un colpo alla libertà di informazione. Evidentemente a questa destra - conclude Fratoianni - Report con le sue inchieste fa paura perfino a ferragosto".
Anche il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, nonché presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama e componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai ha commentato quanto pubblicato dai giornali: "Mi auguro non corrisponda al vero quanto riportato da alcuni organi di stampa circa una possibile cancellazione delle repliche estive della trasmissione Report, trasmissione simbolo del giornalismo d'inchiesta. Il programma di Sigfrido Ranucci, nonostante il cambio di serata deciso dai vertici Rai, ha raggiunto risultati ragguardevoli di share ottenendo il gradimento di milioni di telespettatori. Le repliche estive hanno sempre avuto risultati simili, sono a costo zero, fanno guadagnare la Rai con la pubblicità e garantiscono all'azienda uno spazio di informazione anche durante l'estate. Quindi la decisione di non trasmettere le repliche sarebbe una scelta politica e non editoriale. Una ripicca contro una trasmissione non amata dal centrodestra, tanto che non si contano più le querele dei suoi esponenti, il senatore Gasparri ne ha presentata una proprio ieri. Una trasmissione 'scomoda' che, con le sue molteplici inchieste giornalistiche, a partire da quella su Daniela Santanché, si è fatta molti nemici ma che ha il gradimento dei telespettatori. Su questa decisione incomprensibile ho presentato un'interrogazione in commissione parlamentare di Vigilanza", ha affermato.
"A quanto pare i vertici Rai vorrebbero negare la messa in onda estiva delle repliche delle puntate di Report, la trasmissione d'inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci. Io non so se questa notizia sarà confermata, ma certo si inserirebbe alla perfezione nel solco della gestione RAI fin qui adottata dalla maggioranza di governo. Una politica proprietaria, censoria e illiberale dell'emittente pubblica pagata con i soldi dei contribuenti. Spero che questa voce venga al più presto smentita. Nel frattempo come sempre massima solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutta la redazione di Report". Lo dichiara in una nota Massimiliano Smeriglio, eurodeputato AVS.
«Il sospetto è che si voglia indebolire ancora una volta una trasmissione “scomoda” che con le sue inchieste ha fatto luce sulle ombre di molti esponenti del governo Meloni», scrivono i parlamentari M5s in una nota, promettendo un’interrogazione in commissione Vigilanza. «Potremmo essere di fronte a un nuovo inaccettabile attacco a Report che “puzza” di bavaglio».