Dolores Bevilacqua, M5s: “Dall'Europa arriva uno schiaffo a Meloni e Nordio sul fronte della libertà di stampa. Il commissario europeo alla Giustizia, Michael McGrath, in risposta a un’interrogazione del M5S in Europa, ha chiarito che la normativa europea non prevede limiti alla pubblicazione di atti processuali. Quindi nessuna direttiva Europea ha imposto il bavaglio all'Italia, è Giorgia Meloni che lo ha voluto facendo fare al nostro paese ulteriori passi indietro sul fronte della libertà di stampa. E meno male che proprio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno ha dichiarato di non essere un ostacolo alla libertà di stampa! Giorgia, non basta rispondere a una domanda al giorno: serve ritirare il bavaglio e, già che ci siamo, mettere fine agli attacchi della tua maggioranza e del tuo governo al giornalismo indipendente come Report che, come dimostra il rinvio a giudizio nei confronti di Daniela Santanchè, svolge il suo ruolo con la schiena dritta avendo come unico obiettivo informare i cittadini".
Nicola Fratoianni, Avs: È arrivato il rinvio a giudizio per la ministra Santanchè, per concorso in falso in bilancio sul caso Visibilia. Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere. È da oltre un anno, dopo l'inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell'Aula del Senato che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni. Su questo abbiamo raccolto oltre 50mila firme di cittadini. È una questione di dignità e rispetto delle Istituzioni. E se Santanchè non ha la sensibilità e la responsabilità di assumere questo gesto a tutela dell' onorabilità dello Stato, tocca alla Presidente del Consiglio Meloni assumersi la responsabilità. Le istituzioni non sono il salotto di casa propria e vanno rispettate".
Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del Pd: “adesso le cose sono accadute: la presidente del Consiglio ha ben due membri del proprio Governo rinviati a giudizio. Cosa intende fare? Ce lo dica. Non vale più due pesi e due misure'. Ha chiesto le dimissioni per molto meno".
Presidente del M5s, Giuseppe Conte:” Oggi arriva anche la notizia del rinvio a giudizio per falso in bilancio sulla vicenda Visibilia per la Ministra Santanché. Noi insistiamo per le dimissioni immediate della Ministra, senza volere anticipare l'esito dei processi penali". Lo scrive il presidente del M5s, GiuseppeConte. "È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la Ministra rimanga lì. Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i Ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità che ti spinga finalmente a tutelare l'immagine e l'onore delle istituzioni?".
La segretaria del Pd Elly Schlein: “Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente. Lei, che quando era all'opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una Presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni".
Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio: "Santanchè se si dimettesse oggi sarebbe già troppo tardi perché avrebbe dovuto farlo quando è stata coinvolta nell'inchiesta per truffa ai danni dello stato sui fondi covid. Oggi alla Camera si sta compiendo un furto di democrazia. La maggioranza di centrodestra sta sottraendo al M5S un seggio democraticamente conquistato alle elezioni e contemporaneamente protegge una ministra rinviata a giudizio per falso in bilancio. Questo è il senso delle istituzioni del centrodestra. La stessa maggioranza che ha messo in piedi una commissione d'inchiesta sulla pandemia oggi protegge una ministra, che dovrebbe rappresentare le imprese italiane, ed è coinvolta in un'inchiesta per truffa ai danni dello Stato sui fondi covid. Chi ha gestito la pandemia a mani nude è messo sotto accusa chi è sotto inchiesta della magistratura per truffa sui fondi covid deve essere protetta"
Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi: "Una campagna per promuovere il turismo, Open to Meraviglia, talmente imbarazzante che ci ha reso zimbelli in tutto il mondo; la difesa della lobby dei balneari di cui fa parte; la difesa della corporazione dei tassisti nonostante le file alle stazioni e negli aeroporti siano il peggior biglietto da visita per i turisti che arrivano in Italia; contemporaneamente, il forte calo del turismo interno a causa dei costi proibitivi per gli italiani delle località turistiche. Basterebbe questo per chiedere le dimissioni di Daniela Santanchè da ministro del Turismo, ma dopo il rinvio a giudizio per il caso Visibilia, il passo indietro è d'obbligo, anche per potersi difendere meglio dal processo e soprattutto per non creare imbarazzo alle nostre istituzioni".
Il leader di Azione Carlo Calenda: "Daniela Santanchè si deve dimettere non perché sia stata rinviata a giudizio, perché il rinvio a giudizio non è una condanna, ma perchè ha portato al fallimento una società e perchè i fatti e i suoi comportamenti non sono compatibili con una carica importante come quella del ministro del Turismo".