Rai
Prix Italia 2021, i vincitori della sezione Tv
Tra anni '80 e sogni, e una "grotta" per guarire dalla guerra
Una sedia a rotelle per far diventare i sogni una realtà: i “Racconti zoppi” della Bbc raccontano la disabilità nei primi anni ’80 e si aggiudicano la categoria Performing Arts nella Sezione Tv del 73° Prix Italia: “arriva come un colpo allo stomaco. È scritto in modo acuto, diretto con sensibilità, recitato magnificamente. È una breve ma brillante metafora dei sogni e delle aspirazioni di una vita paralizzata”, scrivono i giurati che attribuiscono ancora al Regno Unito e Sky Uk la Menzione speciale per il palinsesto reinventato di “Marina Abramović si impossessa della Tv”.
Ancora anni ’80, ancora Inghilterra, e l’ombra dell’Aids: Channel Four vince la categoria Tv Fiction con “È un peccato – It’s a Sin”. “Oltre al tema della sessualità – scrive la giuria - questa serie drammatica tocca anche altri temi rilevanti come la genitorialità, la libertà di espressione, la discriminazione, il pregiudizio e l'emarginazione delle comunità queer da parte della società in generale. un dramma storico commovente, moderno e fresco. È la storia di una minoranza che parla alla maggioranza”. Menzione speciale, inoltre, per la Zdf tedesca e “I bambini di Windermere” su 300 bambini ebrei orfani e traumatizzati dall’Olocausto.
Si resta in Germania, per uno sguardo alla guerra “dimenticata” in Siria, con “La grotta”, della Ard che si aggiudica la sezione Tv Documentari. E’ la storia di un ospedale sotterraneo che – si legge nella motivazione – “è un'opera eccellente, un lavoro urgente e necessario. Fa letteralmente esplodere la guerra davanti ai tuoi occhi con la potenza di una bomba, anche se vivi nell’angolo opposto del mondo. L’argomento è stato trattato in modo delicato e intenso. Una tecnica magistrale rende questo messaggio impossibile da ignorare.
Il tema del diritto al lavoro e alla sicurezza è, infine, il tema affrontato da “Incontriamo Yong-gyun” della Mbc della Corea del Sud, al quale viene riconosciuta una Menzione speciale.
Ancora anni ’80, ancora Inghilterra, e l’ombra dell’Aids: Channel Four vince la categoria Tv Fiction con “È un peccato – It’s a Sin”. “Oltre al tema della sessualità – scrive la giuria - questa serie drammatica tocca anche altri temi rilevanti come la genitorialità, la libertà di espressione, la discriminazione, il pregiudizio e l'emarginazione delle comunità queer da parte della società in generale. un dramma storico commovente, moderno e fresco. È la storia di una minoranza che parla alla maggioranza”. Menzione speciale, inoltre, per la Zdf tedesca e “I bambini di Windermere” su 300 bambini ebrei orfani e traumatizzati dall’Olocausto.
Si resta in Germania, per uno sguardo alla guerra “dimenticata” in Siria, con “La grotta”, della Ard che si aggiudica la sezione Tv Documentari. E’ la storia di un ospedale sotterraneo che – si legge nella motivazione – “è un'opera eccellente, un lavoro urgente e necessario. Fa letteralmente esplodere la guerra davanti ai tuoi occhi con la potenza di una bomba, anche se vivi nell’angolo opposto del mondo. L’argomento è stato trattato in modo delicato e intenso. Una tecnica magistrale rende questo messaggio impossibile da ignorare.
Il tema del diritto al lavoro e alla sicurezza è, infine, il tema affrontato da “Incontriamo Yong-gyun” della Mbc della Corea del Sud, al quale viene riconosciuta una Menzione speciale.