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"Wonderland": speciale robot – Io, Abel

L'intelligenza artificiale tra scienza e cinema

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A trent’anni dalla scomparsa di Isaac Asimov, che nelle sue opere immortali ha postulato le “tre leggi della robotica”, “Wonderland” dedica la puntata di martedì 5 aprile, in onda su Rai 4 (canale 21 del digitale terrestre) intorno alle 22.50, ai temi dell’intelligenza artificiale e della robotica. Approfondimento speciale per riflettere sul presente della tecnologia e su quanto questo stia rispecchiando il futuro immaginato da Asimov.
Per sviluppare questi argomenti, “Wonderland” ha presenziato all’ultima edizione dell’Internet Festival di Pisa, kermesse annuale promossa dalla Regione Toscana, dal CNR e dalle tre istituzioni universitarie della città, sin dagli anni Sessanta polo d’eccellenza della ricerca informatica in Italia.
Il magazine di Rai4 ha incontrato il Coordinatore del dottorato di ricerca in Intelligenza Artificiale dell’Università di Pisa, Dino Pedreschi, che ha tracciato un ampio excursus storico sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale da Alan Turing ai nostri giorni.
Wonderland ha inoltre visitato il centro di ricerca Enrico Piaggio, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, per conoscere Abel, prototipo robotico dall’aspetto umanoide progettato per l’interazione con l’uomo. Per raccontare la grande avventura che ha portato alla “nascita” di Abel e i suoi possibili impieghi, il magazine ha discusso con il ricercatore Lorenzo Cominelli e il coordinatore del progetto Enzo Pasquale Scilingo.
Classe 1920, ebreo russo naturalizzato statunitense, Isaac Asimov con la sua immaginazione e le sue opere letterarie ha ridefinito il concetto di intelligenza artificiale fondendo con fantasia e cognizione di causa la scienza con la fantascienza e influenzando in maniera indelebile l’immaginario fantastico del Novecento. Biochimico, professore universitario e divulgatore scientifico, Asimov è diventato uno dei più amati scrittori di fantascienza del secolo scorso, con una produzione di circa cinquecento titoli, che comprendono anche polizieschi, opere per ragazzi e trattati scientifici, pubblicati e tradotti in numerose lingue.
A trent’anni dalla morte, avvenuta il 6 aprile 1992, Wonderland ricorda l’autore del “ciclo dei robot” anche attraverso preziose interviste d’archivio. C’è poi un legame molto stretto tra la robotica e il mondo del cinema, non solo perché la Settima Arte ha messo spesso i robot al centro della narrazione, ma anche perché le maestranze impiegate nella produzione cinematografica offrono spesso collaborazione a progetti scientifici: come nel caso dell’artista della meccatronica Gustav Hoegen, che oltre ad aver disegnato il robot Abel lavora per Hollywood e ha partecipato a blockbuster come “Jurassic World - Il regno distrutto”, “Prometheus” e la più recente trilogia di “Star Wars”.