La prima serie della storia della televisione italiana che vede protagonisti agenti della Polizia di Stato, in particolare un ufficiale e due sottufficiali del corpo di Polizia Stradale: è “Il triangolo rosso” di cui Rai Teche propone su RaiPlay – da venerdì 3 febbraio - le due stagioni integrali, la prima in onda nell’estate del 1967, la seconda nel 1969 (https://www.raiplay.it/programmi/iltriangolorosso)
Gli interpreti principali sono Jacques Sernas, Riccardo Garrone ed Elio Pandolfi mentre alla regia si alternano Mario Maffei, Piero Nelli e Ruggero Deodato.
I 6 episodi della prima stagione ed i 7 della seconda sono caratterizzati da una maggior dinamicità investigativa rispetto ai polizieschi contemporanei, dettata dalla necessità di mostrare in ogni episodio una vicenda compiuta, ambientata nel contesto di interventi svolti sulle strade. Questo elemento favorì un maggior utilizzo di riprese in esterni anziché nei teatri di posa, elemento che consente anche di osservare curiosi spaccati della vita e della società italiana del periodo.
In ciascun episodio gli agenti indagano per scoprire la dinamica di gravi incidenti stradali ed identificare i responsabili. Le vicende narrate sono ispirate a fatti di cronaca del tempo e riflettono la realtà vissuta da automobilisti e cittadini. Negli anni in cui avveniva la prima motorizzazione di massa degli italiani la serie, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato, si prefiggeva l’obiettivo non solo di intrattenere, ma anche di divulgare presso il vasto pubblico televisivo le regole fondamentali per la salvaguardia della sicurezza stradale.
Gli interpreti principali sono Jacques Sernas, Riccardo Garrone ed Elio Pandolfi mentre alla regia si alternano Mario Maffei, Piero Nelli e Ruggero Deodato.
I 6 episodi della prima stagione ed i 7 della seconda sono caratterizzati da una maggior dinamicità investigativa rispetto ai polizieschi contemporanei, dettata dalla necessità di mostrare in ogni episodio una vicenda compiuta, ambientata nel contesto di interventi svolti sulle strade. Questo elemento favorì un maggior utilizzo di riprese in esterni anziché nei teatri di posa, elemento che consente anche di osservare curiosi spaccati della vita e della società italiana del periodo.
In ciascun episodio gli agenti indagano per scoprire la dinamica di gravi incidenti stradali ed identificare i responsabili. Le vicende narrate sono ispirate a fatti di cronaca del tempo e riflettono la realtà vissuta da automobilisti e cittadini. Negli anni in cui avveniva la prima motorizzazione di massa degli italiani la serie, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato, si prefiggeva l’obiettivo non solo di intrattenere, ma anche di divulgare presso il vasto pubblico televisivo le regole fondamentali per la salvaguardia della sicurezza stradale.