“Sempre io amo queste colline della terra di mia madre”. Un verso in cui Paolo Volponi racchiude l’affetto per la sua terra, le Marche: versi che aprono il programma del 1981 “Il verso e l'immagine. L'antico Appennino di Paolo Volponi” che Rai Cultura ripropone lunedì 2 settembre alle 18.00 su Rai Storia per rendere omaggio al poeta e scrittore scomparso trent’anni fa.
Realizzato dalla sede regionale Rai delle Marche e firmato da Umberto Piersanti, il programma si snoda tra le parole dello stesso Volponi che parla dell’intenso rapporto con la sua terra, i versi delle sue poesie e le immagini dell’Appennino marchigiano sospeso in un tempo senza tempo, tra vecchi mulini e campi, case in pietra e vegetazione spontanea, e gesti della quotidianità. Senza dimenticare la natia Urbino che si materializza così nei versi di Volponi: “La nemica figura che mi resta/ l’immagine di Urbino/ che io non posso fuggire/ la sua crudele festa/ quieta tra le mie ire./ Questo dovrei lasciare/se io avessi l’ardire/di lasciare le mie care/piaghe guarire…”.
Realizzato dalla sede regionale Rai delle Marche e firmato da Umberto Piersanti, il programma si snoda tra le parole dello stesso Volponi che parla dell’intenso rapporto con la sua terra, i versi delle sue poesie e le immagini dell’Appennino marchigiano sospeso in un tempo senza tempo, tra vecchi mulini e campi, case in pietra e vegetazione spontanea, e gesti della quotidianità. Senza dimenticare la natia Urbino che si materializza così nei versi di Volponi: “La nemica figura che mi resta/ l’immagine di Urbino/ che io non posso fuggire/ la sua crudele festa/ quieta tra le mie ire./ Questo dovrei lasciare/se io avessi l’ardire/di lasciare le mie care/piaghe guarire…”.