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Prix Italia, Ghidini (Esa): "WhatsApp? Lo porteremo sulla luna. E oltre"

Il futuro delle comunicazioni secondo il Capo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica

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“Stiamo tornando sulla luna per rimanerci e avremo bisogno di Internet sulla luna. E chi non vuole usare WhatsApp sulla Luna? Noi lo stiamo costruendo e stiamo costruendo anche sistemi di navigazione e di precisione sulla Luna per i nostri rover. Quindi, come il navigatore lo usiamo sulla Terra, lo useremo sulla Luna e, se lo abbiamo fatto sulla Luna, possiamo farlo e possiamo immaginarlo in tutto il sistema solare. Ora, con una missione, stiamo andando verso le lune di Giove e un giorno potremmo pensare di andarci con gli esseri umani. Vogliamo avere anche lì la nostra possibilità di fare chiamate con WhatsApp, sulle lune di Giove”. È Il futuro delle comunicazioni secondo Tommaso Ghidini, Capo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Agenzia Spaziale Europea, ospite al 76° Prix Italia, la rassegna internazionale organizzata dalla Rai, in corso a Torino.
Intervenendo a un dibattito sul domani “intelligente”, Ghedini si è anche soffermato sul tema della sicurezza nelle comunicazioni e nello spazio: “Noi lavoriamo moltissimo per garantire i dati personali e cruciali della nostra vita. Le nostre comunicazioni e le nostre videochiamate viaggiano su sistemi di telecomunicazione spaziale. La nostra assoluta priorità è proteggerli con sistemi ‘end to end’ e addirittura adesso con sistemi quantistici che permetteranno livelli di crittografia mai raggiunti prima. Abbiamo infrastrutture di altissimo valore e vogliamo proteggerle sia da danni naturali, per esempio il sole, i micrometeoriti, ma anche da danni ‘umani’, dal pericolo di un sabotaggio.