Le inchieste di Report sui rifiuti tessili in Africa, gli approfondimenti di Newsroom, la docu-serie di Monica Maggioni, con gli inviati e le inviate della Rai, sotto i riflettori della Conferenza Mondiale sul Clima in corso a Baku, Azerbaijan: Rai Per la Sostenibilità ESG porta al Padiglione Italiano – allestito dai Ministeri dell’Ambiente e Affari Esteri – e al Padiglione Mediterraneo di Union for the Mediterranean due eventi sui temi della moda sostenibile e dell’educazione come strumento di diplomazia, confermando l’impegno del Servizio Pubblico nella diffusione di una cultura della sostenibilità non solo ambientale, ma economica e sociale.
Il 20 novembre alle ore 11.30 di Baku (le 8.30 in Italia) presso il Padiglione Italiano è in programma "Sustainable Fashion: Rai promotes the Italian way" moderato dall’inviata del Tg3 Romana Fabrizi, con Roberto Natale (Cda Rai, già direttore Rai Per la Sostenibilità ESG), l’autrice di Report Alessia Marzi, Andrea Ghianda della Fondazione Ecco, il think tank italiano sul clima, e Jesper Wohlert della Ong Humana People to People.
In esclusiva, la testimonianza dell’artista Michelangelo Pistoletto, 91 anni, che riflette sullo scontro fra natura e artificio e lancia il suo appello ai leader mondiali riuniti a Baku per una “pace preventiva”, condizione imprescindibile per affrontare insieme la crisi climatica, che uccide quanto le guerre: “Purtroppo continuiamo a vivere una guerra fratricida, che deriva dal desiderio di conquista massima del potere, definito anche dal sistema economico, dallo sfruttamento delle risorse naturali, trasformato in potere di produzione energetica. Quindi, alla base è necessaria un’idea nuova di pace preventiva, l’idea che non si possa uccidere una persona per nessuna ragione”.
Anche i cambiamenti climatici uccidono, continua Pistoletto, “ma possono essere arginati dalla possibilità di migliorare il sistema tecnologico con scoperte nuove, perché indietro non possiamo tornare. Abbiamo bisogno di energia, anche la tecnologia richiede molta energia, per cui dobbiamo trovare nuovi equilibri, ma la ricerca deve andare in questa direzione”.
Una riflessione anche geopolitica che conduce al secondo panel portato dalla Rai a Baku il 21 novembre (ore 16 locali) presso il Padiglione Mediterraneo, dal titolo “The Climate challenge and the Mediterranean Civilisation: an Italian bridge across two shores”, che vede, dopo i saluti di Grammenos Mastrojeni Segretario Generale Aggiunto Unione per il Mediterraneo e Micol Rigo, vicedirettrice Rai Per la Sostenibilità ESG, la partecipazione di Patrizio Bianchi portavoce della Rete delle Cattedre Unesco in Italia con Annateresa Rondinella, docente all’Università di Pisa, Alessandro Politi, direttore Nato Defense College Foundation, Claudio Cappon Segretario Generale Copeam e Giulia Giordano, Direttrice Mediterranean & Global Strategy della Fondazione ECCO.
Il 20 novembre alle ore 11.30 di Baku (le 8.30 in Italia) presso il Padiglione Italiano è in programma "Sustainable Fashion: Rai promotes the Italian way" moderato dall’inviata del Tg3 Romana Fabrizi, con Roberto Natale (Cda Rai, già direttore Rai Per la Sostenibilità ESG), l’autrice di Report Alessia Marzi, Andrea Ghianda della Fondazione Ecco, il think tank italiano sul clima, e Jesper Wohlert della Ong Humana People to People.
In esclusiva, la testimonianza dell’artista Michelangelo Pistoletto, 91 anni, che riflette sullo scontro fra natura e artificio e lancia il suo appello ai leader mondiali riuniti a Baku per una “pace preventiva”, condizione imprescindibile per affrontare insieme la crisi climatica, che uccide quanto le guerre: “Purtroppo continuiamo a vivere una guerra fratricida, che deriva dal desiderio di conquista massima del potere, definito anche dal sistema economico, dallo sfruttamento delle risorse naturali, trasformato in potere di produzione energetica. Quindi, alla base è necessaria un’idea nuova di pace preventiva, l’idea che non si possa uccidere una persona per nessuna ragione”.
Anche i cambiamenti climatici uccidono, continua Pistoletto, “ma possono essere arginati dalla possibilità di migliorare il sistema tecnologico con scoperte nuove, perché indietro non possiamo tornare. Abbiamo bisogno di energia, anche la tecnologia richiede molta energia, per cui dobbiamo trovare nuovi equilibri, ma la ricerca deve andare in questa direzione”.
Una riflessione anche geopolitica che conduce al secondo panel portato dalla Rai a Baku il 21 novembre (ore 16 locali) presso il Padiglione Mediterraneo, dal titolo “The Climate challenge and the Mediterranean Civilisation: an Italian bridge across two shores”, che vede, dopo i saluti di Grammenos Mastrojeni Segretario Generale Aggiunto Unione per il Mediterraneo e Micol Rigo, vicedirettrice Rai Per la Sostenibilità ESG, la partecipazione di Patrizio Bianchi portavoce della Rete delle Cattedre Unesco in Italia con Annateresa Rondinella, docente all’Università di Pisa, Alessandro Politi, direttore Nato Defense College Foundation, Claudio Cappon Segretario Generale Copeam e Giulia Giordano, Direttrice Mediterranean & Global Strategy della Fondazione ECCO.