Cinque puntate all’insegna della risata, della satira e delle emozioni. Dopo il successo della prima edizione torna il programma dell’amato duo comico lombardo. “Raiduo”, dal 25 novembre in prima serata su Rai 2.
In quale mondo ci porterete dal 25 novembre?
FRANZ: L’aria che respiriamo è un po’ quella della prima edizione, profuma di noi. Ci siamo io e Ale, che siamo i padroni di casa, c’è la band guidata da Paolo Jannacci, ci sono tanti amici che vengono a trovarci, che entrano nel nostro mondo mentre noi entriamo nei loro, è una contaminazione continua. “Raiduo”, grazie al pubblico in sala, mantiene anche il gusto del live, e questo per noi è molto importante.
Cosa significa fare comicità oggi e farla in Tv?
ALE: Ci piace esplorare nuove cose, con la satira di costume cerchiamo di mettere in risalto le manie, prendiamo in giro noi stessi, il nostro essere esasperati.
FRANZ: Siamo fortunati perché facciamo la televisione che ci piace. Siamo i responsabili artistici di questo progetto, abbiamo portato le cose che ci sentiamo addosso, facciamo la televisione che ci rappresenta.
ALE: Significa avere cose da dire anche in Tv. Noi lo facciamo a modo nostro, con il nostro gusto e il nostro stile: siamo molto contenti perché quello che realizziamo esprime quello che siamo.
Qual è la ricetta per non essere banali?
ALE: Spiazzare la gente. Portarla da una parte e sorprenderla con tutt’altro. Il segreto è quello di non essere prevedibili.
Cosa riesce invece a spiazzarvi?
FRANZ: Quando la vita ti sorprende, quando una persona sbatte la testa contro un palo. La risata è un corto circuito del cervello.
Siete “Ale e Franz” dal 1995, come è evoluto il vostro duo?
ALE: Porti con te la maturità della vita. Eravamo due ragazzi e oggi siamo due uomini di mezza età.
FRANZ: Io verso i tre quarti…
ALE: Le cose cambiano, si cresce insieme alla tua professione, che matura insieme alla tua vita. C’è una commistione di tanti elementi.
Tra i vostri personaggi ce n’è uno che avete più degli altri nel cuore?
FRANZ: Tutto quello che portiamo in scena ci rappresenta, dico sempre che ci guardiamo intorno e poi coloriamo a tinte forti quello che ci accade. Questo è.
ALE: È innegabile che le prime cose sono quelle che ci hanno fatto fare il salto. E a quelle siamo molto affezionati, dobbiamo molto ai due seduti sulla panchina e anche ai due gangster. Di fatto tutto è partito da lì. Senza di loro, forse, la nostra non sarebbe stata la stessa carriera. Siamo molto riconoscenti a quei quattro (sorride).
Quanto i fatti che viviamo ispirano la vostra comicità?
ALE: Osserviamo le persone, le loro caratteristiche, i contesti, i tempi che cambiano, i punti di vista diversi.
FRANZ: Anche quest’anno tocchiamo un po’ la questione del complottismo perché ci sono persone che credono nel complotto. Abbiamo giocato anche su questo.
Che rapporto avete con il mondo social?
FRANZ: Lo usiamo per il nostro lavoro. Mi piacciono perché sono una vetrina sul mondo, puoi comunicare, osservare. Come in tutte le cose ci sono aspetti meno belli, penso al bullismo che subiscono tanti ragazzi, una cosa davvero devastante e pericolosissima. Un coltello può servire per tagliare il pane ma anche per uccidere una persona.
Che spettatori siete?
ALE: Si guarda un po’ di tutto, a partire dalla televisione generalista.
FRANZ: Di tutto di più… così come accade con la musica. Siamo molto aperti.
Che futuro vedete per la TV?
ALE: Sta vivendo un a fase di trasformazione, anche perché sta cambiando il modo di fruire i contenuti. Noi andiamo in onda su Rai 2, ma il programma è disponibile anche su RaiPlay. Internet ha rivoluzionato il mondo, proprio come fece la televisione quando un tempo si impose ad esempio sul teatro, sono passaggi. La Tv rimarrà sempre un medium importante che dividerà la scena con gli altri.
Diamo l’appuntamento?
FRANZ: Ci vediamo il 25 novembre con “Raiduo”, vi promettiamo un programma ricchissimo…
ALE: Tra le novità anche la presenza di due simpatici vecchietti, Ermanno e Nanni, che commenteranno il programma dall’esterno dello studio. Insieme a loro ci saranno alcuni improbabili badanti, quali Marco Marzocca, Mara Maionchi, Ippolita Baldini, Guillermo Mariotto, Roberto Crema.
FRANZ: Tra gli ospiti avremo Giorgio Panariello, Diego Abatantuono, Elio e le storie tese, Valerio Lundini, Pintus, solo per citarne solo alcuni. Con noi in studio anche grandi musicisti del calibro di Nina Zilli, Negramaro, Anastasio e Cristiano De André
In quale mondo ci porterete dal 25 novembre?
FRANZ: L’aria che respiriamo è un po’ quella della prima edizione, profuma di noi. Ci siamo io e Ale, che siamo i padroni di casa, c’è la band guidata da Paolo Jannacci, ci sono tanti amici che vengono a trovarci, che entrano nel nostro mondo mentre noi entriamo nei loro, è una contaminazione continua. “Raiduo”, grazie al pubblico in sala, mantiene anche il gusto del live, e questo per noi è molto importante.
Cosa significa fare comicità oggi e farla in Tv?
ALE: Ci piace esplorare nuove cose, con la satira di costume cerchiamo di mettere in risalto le manie, prendiamo in giro noi stessi, il nostro essere esasperati.
FRANZ: Siamo fortunati perché facciamo la televisione che ci piace. Siamo i responsabili artistici di questo progetto, abbiamo portato le cose che ci sentiamo addosso, facciamo la televisione che ci rappresenta.
ALE: Significa avere cose da dire anche in Tv. Noi lo facciamo a modo nostro, con il nostro gusto e il nostro stile: siamo molto contenti perché quello che realizziamo esprime quello che siamo.
Qual è la ricetta per non essere banali?
ALE: Spiazzare la gente. Portarla da una parte e sorprenderla con tutt’altro. Il segreto è quello di non essere prevedibili.
Cosa riesce invece a spiazzarvi?
FRANZ: Quando la vita ti sorprende, quando una persona sbatte la testa contro un palo. La risata è un corto circuito del cervello.
Siete “Ale e Franz” dal 1995, come è evoluto il vostro duo?
ALE: Porti con te la maturità della vita. Eravamo due ragazzi e oggi siamo due uomini di mezza età.
FRANZ: Io verso i tre quarti…
ALE: Le cose cambiano, si cresce insieme alla tua professione, che matura insieme alla tua vita. C’è una commistione di tanti elementi.
Tra i vostri personaggi ce n’è uno che avete più degli altri nel cuore?
FRANZ: Tutto quello che portiamo in scena ci rappresenta, dico sempre che ci guardiamo intorno e poi coloriamo a tinte forti quello che ci accade. Questo è.
ALE: È innegabile che le prime cose sono quelle che ci hanno fatto fare il salto. E a quelle siamo molto affezionati, dobbiamo molto ai due seduti sulla panchina e anche ai due gangster. Di fatto tutto è partito da lì. Senza di loro, forse, la nostra non sarebbe stata la stessa carriera. Siamo molto riconoscenti a quei quattro (sorride).
Quanto i fatti che viviamo ispirano la vostra comicità?
ALE: Osserviamo le persone, le loro caratteristiche, i contesti, i tempi che cambiano, i punti di vista diversi.
FRANZ: Anche quest’anno tocchiamo un po’ la questione del complottismo perché ci sono persone che credono nel complotto. Abbiamo giocato anche su questo.
Che rapporto avete con il mondo social?
FRANZ: Lo usiamo per il nostro lavoro. Mi piacciono perché sono una vetrina sul mondo, puoi comunicare, osservare. Come in tutte le cose ci sono aspetti meno belli, penso al bullismo che subiscono tanti ragazzi, una cosa davvero devastante e pericolosissima. Un coltello può servire per tagliare il pane ma anche per uccidere una persona.
Che spettatori siete?
ALE: Si guarda un po’ di tutto, a partire dalla televisione generalista.
FRANZ: Di tutto di più… così come accade con la musica. Siamo molto aperti.
Che futuro vedete per la TV?
ALE: Sta vivendo un a fase di trasformazione, anche perché sta cambiando il modo di fruire i contenuti. Noi andiamo in onda su Rai 2, ma il programma è disponibile anche su RaiPlay. Internet ha rivoluzionato il mondo, proprio come fece la televisione quando un tempo si impose ad esempio sul teatro, sono passaggi. La Tv rimarrà sempre un medium importante che dividerà la scena con gli altri.
Diamo l’appuntamento?
FRANZ: Ci vediamo il 25 novembre con “Raiduo”, vi promettiamo un programma ricchissimo…
ALE: Tra le novità anche la presenza di due simpatici vecchietti, Ermanno e Nanni, che commenteranno il programma dall’esterno dello studio. Insieme a loro ci saranno alcuni improbabili badanti, quali Marco Marzocca, Mara Maionchi, Ippolita Baldini, Guillermo Mariotto, Roberto Crema.
FRANZ: Tra gli ospiti avremo Giorgio Panariello, Diego Abatantuono, Elio e le storie tese, Valerio Lundini, Pintus, solo per citarne solo alcuni. Con noi in studio anche grandi musicisti del calibro di Nina Zilli, Negramaro, Anastasio e Cristiano De André