La Rai e le Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale non giornalistico (CISL, UIL, UGL, SNATER, LIBERSIND) hanno raggiunto un’importante intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati ed operai delle Società del Gruppo Rai.
L’ipotesi di accordo sottoscritta per il quadriennio 2023-2026, che riguarda circa 9.600 dipendenti, è stata definita dopo una trattativa molto intensa, con l’obiettivo condiviso di dare una risposta rapida alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, con una particolare attenzione per i giovani assunti con contratto di apprendistato. Le Parti hanno voluto dare un segnale di forte attenzione agli aspetti economici, soprattutto per le categorie con i livelli retributivi più bassi.
L ’accordo sottoscritto è un passaggio importante che pone le basi per affrontare con la piena partecipazione di tutti i dipendenti il percorso di trasformazione in digital media company, che vedrà l’Azienda impegnata nel potenziamento tecnologico e dei modelli produttivi, nello sviluppo di nuove competenze e nell’introduzione di nuove figure professionali. L’Azienda, venendo incontro alle aspettative dei lavoratori coinvolti, ha previsto anche efficaci forme di conciliazione vita-lavoro.
L’ipotesi di accordo sottoscritta per il quadriennio 2023-2026, che riguarda circa 9.600 dipendenti, è stata definita dopo una trattativa molto intensa, con l’obiettivo condiviso di dare una risposta rapida alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, con una particolare attenzione per i giovani assunti con contratto di apprendistato. Le Parti hanno voluto dare un segnale di forte attenzione agli aspetti economici, soprattutto per le categorie con i livelli retributivi più bassi.
L ’accordo sottoscritto è un passaggio importante che pone le basi per affrontare con la piena partecipazione di tutti i dipendenti il percorso di trasformazione in digital media company, che vedrà l’Azienda impegnata nel potenziamento tecnologico e dei modelli produttivi, nello sviluppo di nuove competenze e nell’introduzione di nuove figure professionali. L’Azienda, venendo incontro alle aspettative dei lavoratori coinvolti, ha previsto anche efficaci forme di conciliazione vita-lavoro.