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TeleMatera

Profumo di pane

Un cibo antico, buono per antonomasia: è il pane il protagonista di “TeleMatera”, il programma di Rai Cultura con Edoardo Camurri, in onda domenica 1 dicembre alle 19.30 su Rai Storia. Di pane si è parlato al Festival “La Terra del pane”, un’iniziativa multidisciplinare organizzata dalla Fondazione Sassi: convegni, laboratori e una serie di incontri con scrittori e saggisti, lucani ma non solo. Ospiti di Edoardo Camurri, Elisabetta Sgarbi, editrice e regista; e Vincenzo Santochirico, Presidente della Fondazione Sassi. Sempre sul tema, la mostra “Il pane e i sassi”, una selezione di opere della Galleria degli Uffizi inaugurata dal direttore del grande museo fiorentino, Eike Dieter Schmidt. Obiettivo, poi, sul bilancio dell’anno di Matera Capitale europea della Cultura, tracciato da una delle persone che hanno contribuito al successo di questo evento: Agostino Riitano, manager culturale della Fondazione Matera.
A “TeleMatera” anche il racconto di uno degli spettacoli di punta andato in scena nell’anno della città: “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Teatro San Carlo di Napoli. L’opera, rappresentata nello scenario di Piazza San Pietro Caveoso e presso la Chiesa di Santa Maria di Idris, ha coinvolto i cittadini materani non come figuranti ma come parte integrante dello spettacolo.
E ancora, la manifestazione podistica “La corsa dei poveri cristi”: chi sono i poveri cristi? Chi non si è mai sentito tale nella vita? Gli organizzatori della corsa l’hanno chiesto a uomini e donne, “senza distinzione di genere, razza, religione, conto corrente” ed Edoardo Camurri ne parla con l’ideatore dell’evento, il regista Luca Acito.
E c’è, infine, il rapporto che sembra non finire mai tra Matera e la Passione di Cristo: il regista svizzero Milo Rau ha proposto una sorta di aggiornamento del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e ha messo in scena un teatro filmato dove un regista cinematografico riprende una messinscena teatrale e dove si scopre, secondo Milo Rau, chi è il nuovo Gesù Cristo, che cos’è il Nuovo Vangelo. Un invito a vedere gli “invisibili”, i nuovi schiavi.