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Ustica, mistero senza fine

A 40 anni dalla strage del DC-9 Itavia, l'antologia di RaiPlay dal 27 giugno

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Il 27 giugno del 1980, alle nove di sera, il DC-9 I-TIGI dell'Itavia precipita nel Mar Tirreno a nord dell'isola di Ustica. La dinamica del disastro aereo, in cui muoiono tutte le 81 persone a bordo, non è mai stata del tutto chiarita, alimentando una lunga serie di indagini, processi, inchieste giornalistiche. In occasione del 40° anniversario della strage di Ustica, RaiPlay propone un’antologia con alcuni dei più rilevanti contributi Rai alla ricerca della verità, a partire dalla celebre puntata di "Telefono giallo" in cui una telefonata anonima sembrò confermare l'ipotesi di una fitta trama di omissioni e depistaggi.

Tra i documenti delle Teche Rai, l’inchiesta del Tg2 Dossier “Il mistero di Ustica” realizzata da Massimo De Angelis e Andrea Purgatoti quasi dieci anni dopo la strage, dove emergono i buchi nelle rilevazioni radar insieme alle reticenze delle autorità militari italiane e NATO e  il misterioso incidente del MiG libico caduto sulla Sila; una “cartolina” spedita da Andrea Barbato, è il 1992, al giudice istruttore Rosario Priore, incaricato delle indagini sulla strage; per la rubrica "Ritorno al presente", un'inchiesta del ’97 di Maurizio Torrealta e Stefano Lonardo con le interviste ai parenti di alcune delle vittime e infine, per Blu notte, nello speciale “La strage di Ustica” del 2003, una prima verità giudiziaria: la Corte di Cassazione stabilisce che il DC9 non esplose per una bomba in cabina ma venne distrutto da un missile. Carlo Lucarelli ricostruisce uno scenario drammatico e inquietante in cui entrano in campo conflitti internazionali, con aerei militari che si fronteggiavano in volo quella notte.