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Benigno Zaccagnini. La mitezza della politica

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Dal rapimento di Aldo Moro agli spettacoli di burattini in ospedale, la vita di Benigno Zaccagnini si snoda tra i palazzi romani e gli ambulatori infantili della Romagna. In occasione dell’anniversario della sua morte (5 novembre 1989), Rai Cultura gli dedica il documentario “Benigno Zaccagnini. La mitezza della politica”, in onda sabato 5 novembre alle 19.00 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”. Benigno Zaccagnini, detto “l’onesto Zac”, è un protagonista della prima Repubblica. Parlamentare per dieci legislature - dall’Assemblea costituente del 1946 alla morte nel 1989 – è segretario della Dc dal 1975 al 1980, durante gli anni delle Brigate rosse e del rapimento dell’amico e maestro Aldo Moro, durante il quale sostiene a malincuore la linea della fermezza. Non dimentica però mai la Romagna e l’attività di medico pediatra, sua professione prima di entrare nella Resistenza. Per anni coniuga gli impegni nella capitale con gli spettacoli della “Compagnia dei tre dottori”, partecipando in prima persona alle rappresentazioni coi burattini in ospedali, asili e scuole. Per dedicarsi alla sua terra natale rinuncia perfino a incarichi nelle istituzioni, il caso più famoso è il suo rifiuto a correre per la Presidenza della Repubblica nel 1971, dopo il settennato di Saragat.