A Scopello, sulla costa Occidentale della Sicilia, un piccolo borgo marinaro a metà strada tra Palermo e Trapani conserva integra l’atmosfera di una delle più importanti tonnare del Mediterraneo e del suo antico “marfaraggio”, il corpo di fabbrica, simbolo di una civiltà ormai scomparsa. Una tradizione che apre “Telemaco”, il magazine Rai Cultura alla ricerca delle storie meno note e dei luoghi in cui si sono svolte, in onda venerdì 16 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. L’intervista di Charlotte Marincola al figlio dell’ultimo Rais della tonnara - il capo, il comandante che dirige le operazioni di pesca - riporta in quel microcosmo unico, segnato da attese, rituali e antiche tecniche per catturare il prezioso pesce, fonte di sostentamento di un’intera comunità. Si volta pagina con Emanuela Lucchetti e con i ragazzi del Monte Grappa: nell’ottobre del 1917, dopo la disfatta di Caporetto, le truppe italiane guidate dal generale Armando Diaz, si scuotono e passano al contrattacco. Tra i protagonisti di questa fase decisiva della Grande Guerra, ci sono i giovani nati nel 1899, l’ultima leva del conflitto. Inviati sul fronte del Grappa molti di loro sacrificheranno la loro vita in battaglie cruente sotto la guida del generale Gaetano Giardino, comandante della IV armata, nota come l’armata del Grappa. Il generale con suoi soldati, giovani e veterani è sepolto nel Sacrario Militare di Cima Grappa. Il viaggio parte da Bassano, dal ponte degli Alpini e dal parco dedicato ai Ragazzi del ’99 e finisce in montagna, all’imponente monumento del Sacrario, inaugurato nel 1935, intorno a cui ancora si possono incontrare sentieri, gallerie e trincee.
Dalle gesta eroiche dei ragazzi del Monte Grappa alla storia della Zecca di Roma raccontata da Pietro Sorace. Una storia che inizia con gli antichi romani, nel III secolo a.C., con la produzione di piccoli oggetti metallici chiamati “monete”. E prosegue per secoli. Anche se il nome delle monete cambia, o mutano i simboli rappresentati, la funzione svolta resta sempre la stessa. Nel Regno d’Italia appena unito viene adottata la lira, segno dell’integrazione economica della penisola, che rimane in vigore fino al 2002, quando cede il passo all’Euro, la moneta unica europea. Il racconto è anche un’esplorazione dei luoghi – il Museo, con la Scuola dell’Arte della medaglia, gli stabilimenti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - dove monete e medaglie vengono conservate, coniate e prodotte.
Con Carla Oppo, infine, direzione Stresa, dove nel 1935 Gran Bretagna e Francia si riuniscono nella cosiddetta Conferenza di Stresa con un obiettivo prioritario: trovare una linea comune contro le mire espansionistiche di Adolf Hitler. Al vertice, che si svolge nello splendido Palazzo Borromeo di Isolabella sul Lago Maggiore partecipano oltre a Benito Mussolini, il ministro degli esteri francese Pierre Laval e il primo ministro inglese Ramsay Mac Donald. Dall’11 al 14 aprile Stresa diventa il centro della politica internazionale su cui si appuntano le speranze di pace del mondo. Ma la ricerca di un’intesa è ostacolata da interessi contrapposti e sospetti reciproci che poco dopo faranno naufragare l’accordo.
Dalle gesta eroiche dei ragazzi del Monte Grappa alla storia della Zecca di Roma raccontata da Pietro Sorace. Una storia che inizia con gli antichi romani, nel III secolo a.C., con la produzione di piccoli oggetti metallici chiamati “monete”. E prosegue per secoli. Anche se il nome delle monete cambia, o mutano i simboli rappresentati, la funzione svolta resta sempre la stessa. Nel Regno d’Italia appena unito viene adottata la lira, segno dell’integrazione economica della penisola, che rimane in vigore fino al 2002, quando cede il passo all’Euro, la moneta unica europea. Il racconto è anche un’esplorazione dei luoghi – il Museo, con la Scuola dell’Arte della medaglia, gli stabilimenti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - dove monete e medaglie vengono conservate, coniate e prodotte.
Con Carla Oppo, infine, direzione Stresa, dove nel 1935 Gran Bretagna e Francia si riuniscono nella cosiddetta Conferenza di Stresa con un obiettivo prioritario: trovare una linea comune contro le mire espansionistiche di Adolf Hitler. Al vertice, che si svolge nello splendido Palazzo Borromeo di Isolabella sul Lago Maggiore partecipano oltre a Benito Mussolini, il ministro degli esteri francese Pierre Laval e il primo ministro inglese Ramsay Mac Donald. Dall’11 al 14 aprile Stresa diventa il centro della politica internazionale su cui si appuntano le speranze di pace del mondo. Ma la ricerca di un’intesa è ostacolata da interessi contrapposti e sospetti reciproci che poco dopo faranno naufragare l’accordo.