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Un ciclo di film a "Fuori Orario cose (mai) viste"

In prima tv "Il paradiso probabilmente" di Elia Suleiman

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"Fuori Orario cose (mai) viste" propone un breve ciclo di film che inizia venerdì 17 novembre all’1.40 su Rai 3, con la prima visione tv de "Il paradiso probabilmente", ultima pellicola del regista palestinese Elia Suleiman. Nel film Suleiman è ancora protagonista davanti e dietro la macchina da presa interpretando se stesso, un cineasta stanco di vivere nella claustrofobica Palestina occupata da decenni e che intraprende un viaggio alla ricerca di un posto migliore. Da Parigi a New York, il silenzioso Elia trova un mondo fatto di checkpoint e divieti, di frontiere e limiti in cui la dimensione surreale è amplificata dalla presenza asfittica del protagonista, che nelle diverse situazioni ricorda ora Buster Keaton, ora Jacques Tati.
Dopo il "Il paradiso probabilmente" andranno in onda "À propos de Nice", "Frammenti elettrici n. 1 - Rom" e "Fortini/Cani".
Sabato 18 all’1.45 sarà in onda invece "City hall", seguito da "L’aquarium et la nation". La vana ricerca di uno spazio di sopravvivenza in un pianeta diviso e in guerra non riguarda soltanto la questione palestinese o i Rom dei "Frammenti elettrici" di Gianikian/Ricci Lucchi, ma ogni individuo costretto a sottostare a confini e limitazioni che partono da presupposti arbitrari se non del tutto inventati. È lo spazio vitale degli individui oppressi e non quella di uno Stato la questione del conflitto, che Jean Vigo rende in maniera cristallina in "À propos de Nice" e Franco Fortini afferma con chiare lettere in "Fortini/Cani" di Huillet/Straub. In questo contesto emerge "City Hall" di Fred Wiseman, primo film girato nella natìa Boston dal cineasta statunitense, dove la memoria e la distanza convivono in ogni singolo frame, mostrando come un cineasta possa sentirsi a casa ovunque e che il concetto di patria è un acquario che ci imprigiona e deforma il nostro sguardo come in "L’Aquarium et la Nation" di Jean-Marie Straub.