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La Grande Guerra 110 anni fa

Da "Passato e Presente" a "Storie della Grande Guerra"

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Il 28 giugno 1914, a Sarajevo, viene ucciso l’arciduca Francesco Ferdinando. È l’inizio della crisi che porterà alla Prima Guerra Mondiale. A 110 anni da quella data fatidica Rai Cultura dedica alla ricorrenza alcuni programmi a partire da “Passato e Presente”, in onda venerdì 28 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero analizzano un evento 
Isolato, ma capace di scatenare conseguenze inimmaginabili: 28 nazioni coinvolte, milioni di morti, il primo conflitto considerato mondiale dalla storiografia, tutto questo messo in moto dall’omicidio di un unico uomo, l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero d’Austria-Ungheria.
Alle 21.55 su Rai Storia “’14-’18. Grande Guerra cento anni dopo” - prodotta da Rai Cultura, presentata da Paolo Mieli, con la conduzione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi – racconta lo scoppio del conflitto dopo ultimatum dell’Austria alla Serbia, il 23 luglio. L’Italia, rimasta inizialmente neutrale, il 24 maggio 1915 si schiera contro gli ex alleati mitteleuropei: troppo forti il sentimento antiaustriaco della popolazione e la spinta del movimento irredentista per rispettare la firma della Triplice Alleanza.
A seguire – sempre su Rai Storia – “Storie della Grande Guerra” ha per protagonista Luca Comerio, cineasta ufficiale della Grande Guerra e prima ancora della guerra in Libia. Raccontare la singolare storia di questo pioniere del reportage cinematografico significa raccontare la storia dell’unico civile, in Italia, a ottenere il privilegio di assistere con un terzo occhio alla guerra. Il programma ripercorre anche la storia di un’arte, quella del cinema, assoggettata ben presto al regime di Stato. Dopo la disfatta di Caporetto nel 1917, infatti, venne costituita la Sezione Cinematografica del Regio Esercito che assunse il monopolio delle riprese.