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Rai e Cnr celebrano Guglielmo Marconi

Oggi l'evento "Marconi sulla rotta della scienza. Il grande viaggio della ricerca e dell'innovazione"

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Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e la Rai hanno celebrato oggi i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e i 100 anni dalla nascita della radio in Italia con l’evento “Marconi sulla rotta della scienza. Il grande viaggio della ricerca e dell’innovazione”, ospitato nella sede centrale del Cnr. 
L'evento, moderato e condotto da Umberto Broccoli, ha voluto ricordare la figura e il contributo scientifico di Marconi, illustrando le sue intuizioni e gli esperimenti che favorirono nuove strade di ricerca.
Durante l’evento la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e la Presidente Rai Marinella Soldi hanno ricordato il valore delle innovazioni scientifiche di Guglielmo Marconi, alla presenza del nipote Guglielmo Giovanelli Marconi e della Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi, Giulia Fortunato. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha partecipato con un videomessaggio.
Il direttore Rai “Canone, Beni artistici e accordi istituzionali” Roberto Ferrara ha presentato la mostra “Guglielmo Marconi. Prove di trasmissione”, inaugurata lo scorso 25 aprile nella storica sede Rai di via Asiago. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 13 febbraio 2025, ospita oggetti provenienti dal patrimonio Rai e dal Museo storico della comunicazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che restituiscono una testimonianza dell’evoluzione della comunicazione mondiale.
Al termine dell’evento è stato proiettato il filmato dedicato al “Testamento scientifico di Marconi”, realizzato dalla Direzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali.

Il messaggio della Presidente Marinella Soldi:
Buongiorno a tutti, 
sono felice di rivolgere a tutti voi e alla presidente Maria Chiara Carrozza in particolare questo saluto in apertura di un evento così importante. 
Guglielmo Marconi era un genio, non c’è bisogno di ricordarlo, ma vale la pena sottolineare quanto le sue idee, visionarie a quell’epoca, siano oggi una realtà consolidata. 
Celebrare Marconi oggi acquisisce un’importanza ancor più significativa anche grazie al legame indissolubile con la Radio, la nostra radio, che quest’anno festeggia i cento anni dalla prima trasmissione. 
Sarebbe difficile pensare al mondo moderno senza le invenzioni di Marconi: le sue ricerche e i suoi esperimenti hanno dato origine a tutti i futuri mezzi e sistemi di comunicazione a distanza. 
Guglielmo Marconi, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del Servizio Pubblico radiotelevisivo italiano, avendo contribuito alla costituzione societaria dell'URI (Unione radiofonica italiana) che diventa successivamente la Rai. 
E sono ancora più orgogliosa oggi di partecipare, se pur a distanza, a questo evento perché proprio la Rai porta un contributo significativo grazie alla mostra “Guglielmo Marconi – Prove di Trasmissione” che oggi avrete modo di conoscere da qui, comodamente collegati dalla sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in una sorta di richiamo celebrativo all’opera del padre della comunicazione senza fili, un ponte immaginario che vi porterà fino allo storico palazzo della Radio di via Asiago. 
In qualità di presidente della Rai, mi preme sottolineare quanto sentiamo come nostra la missione di contribuire alla diffusione della cultura del sapere, della ricerca e della scienza. 
Uno dei pilastri principali del servizio pubblico è la credibilità, costruita sull’attendibilità rispetto a come si affrontano e diffondono notizie verificate, complete, contestualizzate e basate su dati. 
In questo racconto imparziale, è proprio compito del servizio pubblico diffondere conoscenza e stare accanto agli utenti cittadini per aiutarli a costruire il proprio pensiero critico.
Oggi in maniera particolare, l’intelligenza artificiale generativa sta trasformando totalmente il settore dei media e influenza ogni giorno di più la nostra percezione come utenti. 
Mi chiedo cosa avrebbe pensato Marconi della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, che rende il nostro ruolo di servizio pubblico più cruciale, se siamo in grado di costruire una solida fiducia con i cittadini, ed agire in un modo responsabile e al passo con i tempi. 
Marconi è dovuto andar via dall’Italia perché le sue idee erano ritenute fin troppo rivoluzionarie. Innovare è anche un tema culturale: significa prendersi dei rischi, misurare quello che si sta cercando di fare, capire e mettere in pratica cosa si impara. 
Ed è con questo spirito che il servizio pubblico deve essere sempre al servizio della conoscenza e della ricerca. 
Grazie e buon lavoro