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"Wonderland" ricorda Roger Corman

Leggendario regista e produttore

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“Lo squalo” e “Guerre stellari” sono stati due pietre miliari del cinema di Hollywood e mi hanno colpito molto. Di fatto, quando uscì “Lo Squalo”, Vincent Canby, il critico del New York Times scrisse: “che cos’è “Lo Squalo” se non un film di Roger Corman in versione ad alto costo?” Aveva ragione, ma gli era sfuggita una cosa: era anche meglio, era più in grande ed era meglio. […] Incontrai Steven Spielberg e George Lucas e ci mettemmo a parlare, e loro mi dissero, molto semplicemente, che avevano visto i miei film e quelli dei miei amici quando erano ragazzi e non appena ne avevano avuto la possibilità, li avevano realizzati, più in grande e meglio, per i grandi Studio”. Il 9 maggio scorso, all’età di 98 anni, si è spento Roger Corman una vera e propria leggenda del Cinema. Per celebrare il genio che ha gettato le basi per la Nuova Hollywood tenendo a battesimo alcuni dei più importanti cineasti dell’epoca moderna, “Wonderland” dedicherà a Corman la puntata in onda martedì 11 giugno alle 23 su Rai 4 (canale 21 del digitale terrestre) con una intervista esclusiva, in parte inedita, realizzata nel 2012 a Roma. Attivo come regista fin dalla metà degli anni ’50, Roger Corman si dedica esclusivamente al cinema di genere specializzandosi in B-movies, ovvero piccoli film indipendenti destinati soprattutto al circuito dei drive-in. Ma è nel campo produttivo che Corman trova la sua dimensione più fertile, diradando sempre di più il lavoro dietro la macchina da presa e concentrandosi sulla produzione, arrivando a realizzare fino a nove film l’anno. Se come regista Corman ha avuto il merito di lanciare grandi star come Jack Nicholson, Robert De Niro e Charles Bronson, come produttore ha potuto puntare su alcuni di quelli che sarebbero diventati i più grandi e influenti registi di Hollywood, come Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Peter Bogdanovich, Monte Hellman, Jonathan Demme, Joe Dante e James Cameron. Al Roger Corman regista, che ha affrontato una moltitudine di generi cinematografici, si deve comunque un contributo fondamentale per tutto quell’immaginario fantastico e crime degli anni ’60 e ’70, con il ciclo dei film tratti da Edgar Allan Poe, molti interpretati da Vincent Price; da irresistibili creature-feature con mostri extraterrestri a gangster movie di culto come “La legge del mitra”, “Il massacro del giorno di San Valentino” e “Il clan dei Baker”, Corman ha lasciato sempre il suo segno. Non mancheranno, negli anni successivi, numerosi omaggi da parte di celebri cineasti, molti dei quali suoi ex-allievi, con cammei e citazioni, così da confermare il valore di icona che Roger Corman ha avuto tra le fila del cinema indipendente e non solo, raggiungendo anche le generazioni successive. 
Ma per cominciare, il magazine di Rai Cultura dedica la copertina POP della settimana a “Play – Festival del gioco”, kermesse dedicata ai boardgame e ai giochi di ruolo arrivata alla sua quindicesima edizione. Nata dal mondo delle associazioni di settore come convention nazionale dei giocatori, “Play” è oggi la principale manifestazione fieristica italiana dedicata a questo ambito. L’edizione 2024, che si è svolta a Modena, ha celebrato il 50° anniversario di “Dungeons & Dragons” e “Wonderland” ha potuto parlarne con il direttore artistico Andrea Ligabue, ma ha anche intervistato uno degli ospiti internazionali più prestigiosi di quest’anno: Doug Hopkins, il game designer dei rilanci di “Talisman” e “Hero Quest”.