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"Basta la salute"

La crisi del Servizio Sanitario Nazionale

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Mercoledì 25 settembre alle 11.40 e 21.40 su Rainews24 torna "Basta la Salute", il settimanale di medicina e sanità a cura di Gerardo D’Amico. La puntata completa in onda sabato alle 21.30.
Al centro della puntata ci sarà la crisi del Servizio Sanitario Nazionale vista dai medici specialisti: oncologi, cardiologi, internisti, sono 75 le Società Scientifiche rappresentate dalla Federazione guidata da Francesco Cognetti che parla della necessità di finanziare adeguatamente il SSN, ora al 6,2% del PIL quindi sotto la media europea del 6,5%, indietro di quali la metà rispetto alla Germania o alla Francia. Ma anche di riorganizzare l’offerta dei servizi attraendo personale sia medico sia infermieristico: diverse opportunità di carriera, differenti carichi di lavoro, ma soprattutto uno stipendio adeguato. Quello degli infermieri è la metà rispetto alle media europea dei Paesi più avanzati, ma anche i medici scontano abissali differenze.
I reparti ospedalieri a gestione infermieristica: stanno nascendo in molti ospedali italiani, supervisionati da un medico ma coordinati da un infermiere. Reparti a bassa intensità di cura in cui far transita per un massimo di tre mesi quegli ospedalizzati che non possono essere dimessi sia per terapie specifiche che a casa avrebbero bisogno di un professionista, o perché aspettano l’inserimento in una struttura territoriale che tarda ad arrivare. Ne parla la coordinatrice Alessandra Magri
Il rapporto Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità sulla condizione degli ultrasessantacinquenni in Italia: sono più di 14 milioni, il 30% ancora attivo e “risorsa sociale”, dal supporto economico alla famiglia alla cura dei nipotini, e sono impegnati in attività sociali e volontariato. Gli altri, anche per scarso reddito ed istruzione, vivono una condizione di isolamento sociale che prelude alla depressione, quasi sempre non curata, e al decadimento cognitivo. 1 ultraottantenne su 3 vive in assoluto isolamento l’ultima parte della sua vita. Intervista a Maria Masocco dell’Istituto Superiore di Sanità che ha curato il rapporto
Il rischio cardiovascolare nei bambini che fanno attività agonistica: le morti improvvise in Italia sono state drasticamente ridotte per l’obbligo di certificato medico specialistico, ma a volte i controlli non sono accurati ed il rischio aumenta come certifica uno studio del Bambino Gesù di Roma su 500 bambini. Il direttore di Cardiologia al San Camillo di Roma, Domenico Gabrielli , che illustra anche il piano di visite e controlli cardiologici che dovrebbe fare chiunque dopo i 40 anni, e fa chiarezza sugli integratori alimentari pubblicizzati contro il colesterolo: inefficaci se si superano certi valori.
Il rapporto zoomafia della LAV, interessi per decine di milioni di euro della criminalità anche nel nostro Paese per le corse clandestine dei cavalli, le lotte tra cani, e poi il maltrattamento degli animali: sono una ventina i procedimenti aperti dalle Procure ogni giorno. Ne parla il presidente LAV Gianluca Felicetti