Giuseppe Garibaldi è probabilmente l’eroe nazionale che più di ogni altro ha inciso nell’immaginario degli italiani. Quando si parla dell’eroe dei due mondi è difficile scindere la figura mitica da quella storica, soprattutto nel racconto dell’impresa che lo ha consacrato come uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano. Nella puntata di “Passato e Presente” riproposta da Rai Cultura sabato 26 ottobre alle 20.30 su Rai Storia in occasione dell’incontro a Teano (26.10.1860), Paolo Mieli e il professor Gilles Pécout raccontano l’impresa dei Mille a partire dalla notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860, quando due piroscafi, il Lombardo e il Piemonte, salpano da Quarto per raggiungere la Sicilia. A bordo ci sono poco più di mille volontari, che hanno risposto all’appello di Garibaldi. Il generale è stato incerto fino all’ultimo, perché inizialmente il suo obiettivo era marciare su Roma, ma Nino Bixio e Francesco Crispi lo hanno convinto ad andare in Sicilia, per sostenere le rivolte scoppiate nell’isola contro il governo borbonico.
L’Italia è divisa tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, ma gli italiani vogliono cacciare i dominatori stranieri e creare uno stato libero e unitario. È il sogno di Mazzini, di Carlo Pisacane e di tanti altri. Garibaldi e i Mille riusciranno a realizzarlo.
L’Italia è divisa tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, ma gli italiani vogliono cacciare i dominatori stranieri e creare uno stato libero e unitario. È il sogno di Mazzini, di Carlo Pisacane e di tanti altri. Garibaldi e i Mille riusciranno a realizzarlo.