Nel gennaio 1985 un’eccezionale – e indimenticabile in chi la visse - ondata di maltempo e gelo trasformò la penisola in una distesa candida: quarant’anni dopo, Rai Teche propone da lunedì 13 gennaio su RaiPlay “1985: Italia polare” (https://www.raiplay.it/programmi/1985italiapolare), una raccolta di materiali d’archivio che racconta quella che passò alla storia come “la nevicata del secolo”.
I servizi che compongono l’antologia restituiscono le eccezionali immagini dei centri urbani imbiancati e documentano, da Nord a Sud, momenti di stupore e meraviglia, ma anche di grande difficoltà.
Tra i filmati più curiosi, quello girato allo Stadio Olimpico di Roma dove la fitta nevicata del 6 gennaio costrinse al rinvio della partita Lazio-Milan: le telecamere Rai avvolte dai fiocchi di neve seguono i calciatori capitolini fino agli studi di Via Teulada, dove la squadra si rifugia al caldo per seguire le altre partite della giornata. Lo stesso giorno, Papa Giovanni Paolo II salutava in Piazza San Pietro i coraggiosi pellegrini che avevano sfidato la bufera per ricevere la sua benedizione, mentre alcuni romani tentavano divertiti di sciare sulle strade cittadine. La domenica successiva, il 13 gennaio, neppure un dispiegamento di stufe a infrarossi sul prato del campo dello stadio torinese riuscì a salvare la partita Juventus-Lazio, sospesa a metà del primo tempo, come documentato dal servizio della Domenica Sportiva.
La raccolta prosegue con le riprese di Venezia, Trieste, Firenze, Orvieto, Napoli e persino del Vesuvio completamente imbiancato. Gli elicotteri dell’Aeronautica Militare portarono le telecamere anche sull’Irpinia, ancora segnata dal terremoto del 1980, offrendo una visione surreale dei prefabbricati e delle macerie dei centri storici sotto un manto di neve.
L’eccezionale evento climatico, con temperature da record che scesero oltre i -20°C in città, creò paesaggi che oggi appaiono sicuramente affascinanti, ma ebbe anche effetti molto gravi: i notiziari di quei giorni dedicano largo spazio ai disagi causati dal maltempo al Nord, con trasporti ferroviari e stradali in tilt, e alle difficoltà al Sud, dove località isolate come il Pollino e la Sila rimasero a lungo irraggiungibili dagli aiuti della protezione civile.
I servizi che compongono l’antologia restituiscono le eccezionali immagini dei centri urbani imbiancati e documentano, da Nord a Sud, momenti di stupore e meraviglia, ma anche di grande difficoltà.
Tra i filmati più curiosi, quello girato allo Stadio Olimpico di Roma dove la fitta nevicata del 6 gennaio costrinse al rinvio della partita Lazio-Milan: le telecamere Rai avvolte dai fiocchi di neve seguono i calciatori capitolini fino agli studi di Via Teulada, dove la squadra si rifugia al caldo per seguire le altre partite della giornata. Lo stesso giorno, Papa Giovanni Paolo II salutava in Piazza San Pietro i coraggiosi pellegrini che avevano sfidato la bufera per ricevere la sua benedizione, mentre alcuni romani tentavano divertiti di sciare sulle strade cittadine. La domenica successiva, il 13 gennaio, neppure un dispiegamento di stufe a infrarossi sul prato del campo dello stadio torinese riuscì a salvare la partita Juventus-Lazio, sospesa a metà del primo tempo, come documentato dal servizio della Domenica Sportiva.
La raccolta prosegue con le riprese di Venezia, Trieste, Firenze, Orvieto, Napoli e persino del Vesuvio completamente imbiancato. Gli elicotteri dell’Aeronautica Militare portarono le telecamere anche sull’Irpinia, ancora segnata dal terremoto del 1980, offrendo una visione surreale dei prefabbricati e delle macerie dei centri storici sotto un manto di neve.
L’eccezionale evento climatico, con temperature da record che scesero oltre i -20°C in città, creò paesaggi che oggi appaiono sicuramente affascinanti, ma ebbe anche effetti molto gravi: i notiziari di quei giorni dedicano largo spazio ai disagi causati dal maltempo al Nord, con trasporti ferroviari e stradali in tilt, e alle difficoltà al Sud, dove località isolate come il Pollino e la Sila rimasero a lungo irraggiungibili dagli aiuti della protezione civile.