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Passato e Presente 

Varsavia tra Hitler e Stalin

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Capitale dello stato polacco, risorto nel 1919, Varsavia sarà al centro dell’immane catastrofe che comincia con l’invasione della Polonia ad opera della Germana nazista, il primo settembre del 1939. Pagine di storia rilette da Paolo Mieli e dalla professoressa Kristina Yaworska a “Passato e Presente”, in onda venerdì 17 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Conquistata il 27 settembre, dopo due settimane di accanita resistenza, la città, devastata dai bombardamenti e dagli incendi, diventa parte del Governatorato Generale, ossia di quella porzione del territorio polacco affidato al governo delle SS. Sarà qui che la Germania Nazista sperimenterà le sue più spietate tecniche di occupazione, volte all’eliminazione della popolazione ebraica, alla decimazione di quella slava, alla distruzione dell’identità e della cultura polacca e alla riduzione in schiavitù della restante popolazione. Questo regno del terrore provocherà un primo eroico e disperato tentativo di rivolta, nell’aprile del 1943, quando il ghetto di Varsavia resisterà alla distruzione, combattendo per quasi un mese. Il primo agosto del 1944 sarà invece l’intera città a insorgere contro l’occupazione nazista, quando le armate sovietiche sembrano ormai alle porte. Ma, come era accaduto nel 1939, anche questo tentativo di rivendicare la propria indipendenza, viene schiacciato senza pietà. Quando l’esercito sovietico entra a Varsavia, il 17 gennaio del 1945, l’antica capitale polacca è ormai una distesa, deserta, di macerie.