
Quella di Ugo Foscolo è stata una vita intensa, fatta di fughe, amori, conflitti, tanto ideologici quanto militari e letterari. La sua condizione di esule, elemento centrale nella sua poetica, lo portò a una profonda riflessione sulla condizione umana e sul ruolo dell'intellettuale in un'epoca di cambiamenti cruciali per la storia europea. Lo raccontano Paolo Mieli e il professor Lucio Villari a “Passato e Presente” in onda giovedì 27 febbraio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Eppure, è spettato proprio a uno scrittore come lui, nato oltremare da madre greca, lasciare una confessione tanto esplicita e inequivocabile circa il proprio impegno civile e la propria “consapevolezza patria”. Un sentimento che si nutre della memoria dei grandi, celebrati nei "Sepolcri" come esempi di virtù per le generazioni future, e che trova nella bellezza ideale de "Le Grazie" la sua più alta espressione, unendo così impegno civile e ricerca estetica in un messaggio di eterno valore.