Il colore giallo nei cibi
Nella storia della cucina e del cibo le colorazioni con cui si presentano gli alimenti hanno una certa rilevanza.
Secondo la tradizione della medicina naturale, i cibi gialli sono considerati adatti come depurativi, in particolar modo del fegato e della cistifellea.
Probabilmente perché hanno tutti un contenuto acido. Nella cromocucina i cibi gialli per eccellenza sono: ananas, albicocche, banana, papaia, burro, camomilla, ceci, cedro, cereali, fiori di zucca, limone, mais, mela gialla, miele, olio, patata, peperone giallo, pere gialle, pesca gialla, pompelmo, senape, susina e, tra le spezie, lo zafferano.
Piatti famosi in cui il colore giallo compare nel titolo o nella presentazione sono:
Il pangiallo romano: dolce romano di lunga tradizione. Veniva mangiato nella festa del solstizio d'inverno per via del suo colore dorato e della forma tonda, come saluto al sole, per favorirne il ritorno. Oggi trova posto tra i dolci natalizi. Si tratta di un composto di frutta secca impastata con miele e cedro candito, ricoperto di uno strato di pastella d'uovo.
Il gialletto: focaccetta dolce di farina di granturco, con uva passa, tipica del Veneto.
La polenta gialla: acqua, farina di granturco e sale. Alimento base delle antiche popolazioni italiche. Arriva a noi mantenendo la sua tradizione. La farina di polenta è macinata a pietra ed è servita su una tavola di legno o preparata in fettine tagliate con un filo di cotone.
|