Voci del Glossario

Artemisia Lomi Gentileschi (1593-1653). Pittrice italiana di scuola caravaggesca. Primogenita del pittore toscano Orazio e di Prudenzia Montone. Suo padre aveva assunto a Roma il cognome Gentileschi, per distinguersi dal fratellastro Aurelio, anch'egli pittore. A diciassette anni Artemisia firmò la sua prima opera: Susanna e i Vecchioni, a cui la critica associa il rapporto della pittrice con il padre e Agostino Tassi.
Fu la prima donna a essere accettata presso l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze così come a realizzare opere pittoriche eseguite per importanti committenze d'arte.

Pianta originaria dell'India, nome scientifico Emblica Officinalis, usata nella medicina Ayurveda. Potente antiossidante ricco di vitamina C.

Località nell'Île-de-France dove in epoca merovingia fu fiorente l'omonima abbazia reale femminile, fondata da Batilde, moglie di Clodoveo II.
Quando divenne badessa Gisella (758), sorella di Carlo Magno, il monastero si trasformò in un importane centro culturale di copiatura di manoscritti, i quali andarono per lo più distrutti da un incendio nel XIII secolo e poi completamente dispersi con la Rivoluzione Francese.

Toponimo medievale corrispondente alla odierna Classe. Esso viene dal latino Classis, dato in età augustea a un porto situato a circa 6 chilometri a sud di Ravenna, in cui riparava la flotta romana operante nell'Adriatico.

Ufficiale di corte.

Suore secolari che svolgono servizi e lavori femminili nei conventi.

Contingente militare francese, sotto il comando del generale Alphonse Juin, proveniente per lo più dall'Armée d'Afrique, organizzato per la campagna d'Italia tra il 1943 e 1944.

Assemblee politiche consultive spagnole.

Consigliere segreto e influente di un'importante personalità.

Nel linguaggio religioso: avere rapporti sessuali peccaminosi.

Nella penisola italiana: coloro che parteggiavano per l'Imperatore in opposizione ai Guelfi, favorevoli alla politica del Papa.

Reale autore di scritti che vengono poi pubblicati con la firma di un altro, generalmente più noto.

Malattia costituzionale, spesso ereditaria, caratterizzata da accumulo di acido urico nel sangue e nei tessuti, con conseguenti crisi infiammatorie nelle articolazioni.

Algerini, marocchini, tunisini dei reparti nordafricani del Corpo di spedizione francese, tipicamente avvolti in barracani e turbante, organizzati in divisioni dette goums, ossia contingenti indigeni, composti da una settantina di uomini, provenienti dalla stessa etnia o famiglia e arruolati a contratto.

Uno dei più antichi libri di cucina medioevali i cui testimoni manoscritti sono conservati presso la Biblioteca Nazionale di Francia, a Parigi.

Famiglia italiana che dominò la Romagna, in particolar modo Rimini e il suo territorio, dal 1295 al 1500.

Famiglia marchigiana che governò prima Urbino e successivamente il Ducato di Urbino, un grande stato che comprendeva la parte settentrionale dell'odierna regione Marche e parte dell'alta Umbria.

Nel diritto canonico, detto del matrimonio non completato con l'unione carnale.

Argento sterlina: lega costituita da argento con l'aggiunta di rame.

Inno liturgico di ringraziamento, in prosa ritmica latina.

Antica famiglia ravennate, il cui periodo più florido fu tra il IX e il XIII secolo. Amministratori dei beni della Chiesa ravennate, tra i quali la contea di Traversara dalla quale presero il nome, dominarono spesso nella vita politica cittadina tra la fine del XII sec. e i primi decenni del XIII, finché l'intervento armato di Paolo (1240), fatto signore di Ravenna, decise la lotta contro i ghibellini romagnoli.

Incise su legno, in riferimento alle incisioni per riproduzioni a stampa.