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Il gran teatro del mondo
in onda domenica 23 settembre 2012 alle 13.20
Nel 2008 furono allestite tre mostre di grande importanza, dedicate ad importanti artisti del Seicento.
Due di queste sono a Firenze, “Filosofico umore e meravigliosa speditezza. Pittura napoletana del Seicento dalle collezioni medicee” alla Galleria degli Uffizi, incentrata soprattutto sulla personalità di Salvator Rosa, “Un’altra bellezza. Francesco Furini” al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, prima mostra di carattere monografico dedicata ad un artista fiorentino del XVII secolo, mentre al Museo di San Domenico di Forlì l’obiettivo è focalizzato su Guido Cagnacci (“Guido Cagnacci. Protagonista del Seicento tra Caravaggio e Reni”).
La contemporaneità e l’importanza di questi eventi registra un rinnovato interesse per la pittura barocca, un’attenzione che sembra voler espandere gli studi e le ricerche anche verso nomi finora meno noti al cospetto dei vari Caravaggio, Pietro da Cortona, Guido Reni, Carracci, Rubens, Velasquez, Van Dyck o Rembrandt.
L’occasione offerta da questi eventi espositivi, con un corredo documentario che coglie alcuni significativi passaggi anche presso la stessa Galleria degli Uffizi di Firenze e la Galleria Nazionale d’Arte Antica al Palazzo Barberini di Roma, viene colta da Philippe Daverio, autore e conduttore di “Passepartout”, programma d’arte e cultura di Rai Tre, per tracciare il quadro contestuale in Europa e in Italia dello sviluppo della pittura barocca, facendo leva soprattutto su alcune figure centrali, tra cui spicca papa Urbano VIII.
In tale ambito, nel largo conflitto della guerra dei trent’anni che interessò tutta l’Europa, Roma riuscì a ritagliarsi una dimensione di grande importanza anche a fronte dello scontro perenne in atto tra le due grandi potenze cattoliche, Spagna e Francia.
L'arte diventa così uno strumento di potere della chiesa cattolica in grado di espandere la sua influenza sia spirituale che politica. Ecco allora che agli artisti viene quindi richiesta una pittura che contempli una forte capacità di sedurre, di commuovere, di conquistare il gusto, di trasmettere emozioni, in cui emergano forti caratterizzazioni di teatralità.