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L’ultimo saggio
Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho
in onda domenica 9 dicembre 2012 alle 13.25
In occasione della scomparsa dell’architetto Oscar Niemeyer ripropone uno straordinario documento girato nel 2009. Una lunga intervista con uno dei più eccellenti esponenti dell’architettura mondiale, grande testimone di tutto il percorso culturale del XX secolo. L’architetto brasiliano, è stato raggiunto nel suo studio di Rio de Janeiro da Philippe Daverio e la troupe di Passepartout.
Niemeyer, tra i primi esploratori delle possibilità costruttive del cemento armato, plasmate fino al punto di eguagliare la sensualità delle linee curve del corpo femminile, ha realizzato un lunghissimo elenco di grandi opere capolavori, assoluti dell’architettura mondiale tra cui spicca la progettazione della città di Brasilia, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Una grande attività, documentata da relativi contributi filmati a corredo dell’eccezionale intervista, che ha certamente avuto il suo sviluppo maggiore in Brasile (Brasilia, Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo), ma che ha attraversato tutto il mondo, spaziando dagli Stati Uniti, dove figura tra i progettisti del Palazzo di Vetro dell’Onu, al Venezuela con l’avveniristico Museo d’Arte Moderna, una sorta di prova generale di quella che sarà poi Brasilia, fino alla Francia, dove Niemeyer ha vissuto a Parigi per circa un ventennio durante gli anni difficili della dittatura militare in Brasile. Niemeyer ha lavorato anche in Italia con la realizzazione della sede della Mondadori a Segrate, costruita per volontà dell scomparso editore Giorgio Mondadori, un’opera che l’architetto ricorda e descrive con grande orgoglio e piacere.
Desideroso di conoscenza su tutto, dalla scienza alla filosofia e alla politica, restando fedele all’ideale comunista (Fidel Castro, suo amico personale, una volta disse: "Niemeyer e io siamo gli ultimi comunisti"), Niemeyer racconta qualcosa anche del suo profilo privato, ricordando quanto sia essenziale per un uomo avere sempre a fianco una moglie.
Al di là dell’intervista, di grande interesse è anche lo sviluppo della trama del racconto che necessariamente tende ad intrecciare gli aspetti architettonici con quelli storici del Brasile, in quanto le grandi opere di Niemeyer tra gli anni ’40 e ’60 si svilupparono parallelamente e in parte sotto l’impulso di un personaggio fondamentale della scena politica brasiliana quale Juscelino Kubitschek, sindaco di Belo Horizonte nel 1940, governatore dello stato di Minas Gerais dal 1950 al 1955, e presidente del Brasile dal 1956 al 1961.