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Il Concerto in mi minore per violoncello e orchestra di Edward Elgar.

Sul palco dell’Auditorium Toscanini di Torino la giovane violoncellista argentina Sol Gabetta, recentemente ospite della trasmissione Sostiene Bollani, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro John Axelrod, interpreta quello che è stato definito il testamento spirituale di Elgar. La brutalità della Grande guerra travolse il suo animo e nel 1917 scrisse: “Tutto ciò che è buono, piacevole, pulito, fresco e dolce è lontano e non ritornerà mai più?”. E nel suo ultimo grande lavoro, il Concerto per violoncello, si ritrova tutto il dolore di quella domanda.

Per un giovane musicista che non ha vissuto la guerra, racconta Sol Gabetta a La Musica di Raitre, spesso è molto difficile interpretare un brano come questo, e leggere la storia che c’è dietro le note.
Si può studiare molto ed eseguire una bella melodia, ma la difficoltà è cercare di trasmettere al pubblico quelle emozioni, che sono dietro la musica, e che non sono state vissute in prima persona cercando dentro di me un’emozione che mi porti un po’ più vicino al carattere del compositore. Ed è quello che io cerco di fare con il mio pubblico.

La regia è di Rossella De Bonis

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