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Fantasticherie
in onda domenica 12 maggio 2013 alle 13.25
Fantasticherie, ovvero storie di straordinaria follia sullo sfondo di un’epoca che andava lasciando gli estremismi estetici del manierismo per abbandonarsi alle rigide regole della controriforma. È la storia di un esilio di tanti artisti, simile per certi versi a quelli vissuti nel Novecento con l’irrompere dei totalitarismi. Per continuare a lavorare in libertà senza i condizionamenti dell’arte di regime, molti artisti cominciarono a cercare spazi lontani dalle proprie zone d’origine. Come Arcimboldo (1527-1593), artista milanese che all’insorgere dei venti di controriforma lascia la sua città, ormai guidata da una delle star del concilio tridentino, San Carlo Borromeo. Lo accolgono gli Asburgo a Vienna e poi a Praga, tra i pochi luoghi in Europa dove la fantasia e le ardite invenzioni manieriste sono ancora apprezzate. Dotato di una grande creatività, al punto da diventare regista dei fasti nuziali della corte asburgica, Arcimboldo è famoso per la produzione di opere in cui costruisce il suo universo figurativo attraverso bizzarri assemblaggi pittorici con frutti, verdure, ortaggi, tutti elementi perfettamente riprodotti dal mondo naturale. Le sue costruzioni si possono vedere sia come dipinti normali sia al rovescio, nel qual caso emergono con grande curiosità descrittiva facce inattese piene di inquietudine. Una miscela tutta particolare tra arte e cibo, volta all’esaltazione dialettica tra il sapore e il sapere, tra gusto estetico e estetica del gusto. Un gioco intellettuale visivo che farà scuola soprattutto nell’area milanese. Opere così dirompenti e di tale originalità diedero luogo ad una specie di arcimboldismo, un sottogenere artistico e intellettuale che irrompe nelle successioni generazioni artistiche come una sotterranea e autonoma linea di ricerca e che coinvolge gli studi naturalistici e medici delle grandi università italiane di Bologna e di Padova, la scoperta di inconscio e subconscio, fino all’omaggio esplicito dei surrealisti e al suo approdo nel design degli anni ’50. Un mondo di fantasticherie, di misteri e di arte in libertà che la settima puntata di Passepartout va a scoprire andando a visitare le mostre Arcimboldo 1526 – 1593 Musée de Luxembourg di Parigi, Faccia lei presso lo Spazio Tethis nell’ambito della Biennale di Venezia, ed inoltre la Collezione Fornasetti a Milano, il Museo di Palazzo Poggi di Bologna.