Regionali, bufera senza fine
Dopo le accuse di Berlusconi sugli intralci di Radicali e magistrati per tenere fuori il Pdl dal Lazio, le opposizioni rispondono a tono. Per Casini bisognava scusarsi. Bonino: palesemente falso.
Sul caos delle liste escluse dalle elezioni regionali, con quella del Pdl ancora fuori dal voto nel Lazio, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva accusato questa mattina le manovre di Radicali e di giudici che, nonostante il decreto legge interpretativo, hanno impedito al Pdl di tornare in corsa. "Non vi è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri dirigenti e funzionari", aveva detto, "è stata una gazzarra inscenata dai Radicali" e siamo di fronte a una "palese erronea applicazione della legge da parte dei magistrati".
Accuse precise con non sono piaciute all'opposizione. Per Pier Ferdinando Casini (Udc) ''Berlusconi sembra quel genitore che accusa il professore che ha bocciato il figlio perché non studia: questo é un atteggiamento sbagliato'' che ''noi assolutamente non condividiamo''; BErlusconi avrebbe dovuto scusarsi del pasticcio liste. Per Lorenzo Cesa, segretario del partito, ''è ridicolo che il Pdl scenda in Piazza contro gli errori commessi da loro stessi'', riferendosi all'annuncio di una manifestazione del Pdl per il 20 marzo a Roma, dove saranno tutti i 13 candidati del centrodestra alle regionali.
Casini contesta d'altronde anche il centro-sinistra: ''Il pifferario Di Pietro suona il flauto magico e il Partito democratico gli va dietro. E' gravissimo andare in piazza con chi, come Di Pietro, fino a ieri chiedeva l'impeachment del Capo dello stato''.
Risponde a Berlusconi anche Emma Bonino, candidata del centro-sinistra alla presidenza della Regione Lazio: "Trovo sorprendente che il presidente del Consiglio torni su una cosa che è palesemente non vera". "Ci sono testimoni a iosa. Non c'è stata alcuna violenza da parte dell'esponente radicale né di quello socialista che erano lì", ha detto la Bonino di quanto accaduto il giorno della consegna della documentazione elettorale.
Il coordinamento del Pdl, formato da Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini, ha intanto informato che la manifestazione annunciata da Berlusconi sarà squisitamente di proposta e non di protesta. ''Saranno presenti con Berlusconi tutti e 13 i candidati governatori per illustrare pubblicamente alcuni punti programmatici fondamentali".
Per il Pdl, inoltre, è "assolutamente irragionevole, erronea e illegittima" l'ordinanza con cui il Tar del Lazio ha escluso dalle elezioni del Lazio la lista del partito per la Provincia di Roma: punto proncipale del ricorso proposto al Consiglio di Stato.
Redazione Internet
I servizi audio di Paolo De Luca, Donatella Smoljko e Noemi Giunta