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Csm, tutela per i magistrati criticati dal premier

Riunione plenaria del Consiglio superiore della Magistratura sui colleghi di diversi uffici giudiziari accusati di agire per finalità politiche. Ordine del giorno criticato. Mancino difende Napolitano

Il Presidente Giorgio Napolitano e Nicola Mancino

Il Consiglio superiore della Magistratura riunito in sessione plenaria dovrà decidere se aprire alcune pratiche a tutela di alcuni magistrati accusati da Silvio Berlusconi di avere finalità politiche. Un ordine del giorno fortemente criticato per il momento delicato in cui viene discusso, contemporaneamente cioè alle polemiche sull'esclusione di alcune liste dalle elezioni regionali di fine marzo.

Michele Saponara, consigliere laico in quota Pdl del Consiglio superiore della magistratura, accusa apertamente l'Organo di autogoverno della magistratura di non aver avuto la sensibilità istituzionale di aggiornare di poche settimane la "pratica a tutela".
''Il Csm - ha indirettamente risposto il vicepresidente del Csm Nicola Mancino in apertura di seduta - sarebbe ben lieto di non dovere aprire più pratiche a tutela, ma se queste, istruite per essere inserite all'ordine del giorno dell'Assemblea plenaria, incrociano le difficoltà dei giorni che stiamo vivendo, si cerchino altrove i veri responsabili. Non è certamente fra costoro il Presidente della Repubblica (presidente del Csm - n.d.r.) che, quando ha autorizzato l'inserimento della pratica all'ordine del giorno della seduta odierna, ignorava che sulle liste regionali si sarebbe poi aperta un'aspra polemica politica''.

Napolitano ha ribadito la necessità di non cedere a "contrapposizioni sterili e preconcette il cui unico effetto è quello di creare tensioni istituzionali e sfiducia e sconcerto tra i cittadini'' nella strada delle riforme. Lo ha fatto nel messaggio al presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa, inviato oggi per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario forense nella sede del ministero di Grazia e Giustizia.

Redazione Internet

Il servizio audio di Marcella Rossi

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