Napolitano incarica
Mario Monti
“Il Paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare ad essere sempre di più elemento di forza e non di debolezza di una Ue di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti". Sono parole di Mario Monti incaricato oggi da Napolitano di formare il nuovo Governo. Videomessaggio di Berlusconi agli italiani
“Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l'incarico a Mario Monti di formare il nuovo governo”. L'annuncio del segretario generale del Quirinale, Donato Marra, arriva alle 19:50 dopo una lunga giornata nella quale il Capo dello Stato ha ricevuto tutte le delegazioni dei gruppi parlamentari.
Cinque minuti dopo è il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, a presentarsi ai giornalisti. “Il Paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare ad essere sempre di più elemento di forza e non di debolezza di una Ue di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti. Faremo sforzi per risanare la situazione finanziaria e riprendere il pallino della crescita in un quadro di attenzione all'equità sociale. Lo dobbiamo ai nostri figli. Dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e speranza".
Poi alcune precisazioni su tempi e modi per la formazione del nuovo governo: “Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con senso dell'urgenza ma con scrupolo. Tornerò dal presidente della Repubblica quando sarò in grado di sciogliere la riserva. E sul toto-ministri che tanto ha irritato il Colle il professor Monti precisa che "le voci circolate su nomi e tempi del governo sono di pura fantasia”.
Passano pochi minuti e arriva il turno del padrone di casa, il presidente Napolitano, che con la sua dichiarazione mette fine a questa lunga giornata.
“A tutti ho esposto oggi, riscontrando un clima riflessivo e pacato, il mio convincimento che sia nell'interesse generale del Paese sforzarsi a formare un governo con il più largo appoggio del Parlamento su scelte urgenti. La crisi riguarda l'Italia e l'Europa e molto dipende dall'enorme debito pubblico accumulato negli anni passati. Bisogna recuperare la fiducia degli investitori e delle istituzioni europee. Da domani a fine aprile scadranno 200 miliardi di buoni del Tesoro e bisognerà rinnovarli ricollocandoli sul mercato. Tutelare ora il Paese da un precipitoso ricorso al voto è un'esigenza cui tutte le forze politiche devono concorrere. Per questo affido a Mario Monti l'incarico di formare un governo aperto al sostegno e alla collaborazione sia della formazione che ha vinto le elezioni nel 2008 che quelle che si sono collocate all'opposizione”.
E Berlusconi? Con una scelta di tempo, evidentemente non casuale, faceva consegnare alle redazioni di giornali e telegiornali in contemporanea con i discorsi di Monti e Napolitano un suo videomessaggio agli italiani registrato a Palazzo Grazioli nel pomeriggio.
"Ho rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio per senso di responsabilità, per senso dello Stato, per evitare all'Italia un nuovo attacco dalla speculazione, e l'ho fatto senza essere mai stato sfiduciato dal Parlamento ma, anzi, avendo ottenuto la fiducia più volte da Camera e Senato. Abbiamo messo a punto la legge di stabilità in tempi record. Abbiamo onorato la fiducia che gli elettori ci hanno dato nel 2008. Al credo politico del '94 non sono mai venuto meno, fu quella una dichiarazione d'amore per l'Italia. La mia discesa in campo ha cambiato il Paese. Quell'amore e quella passione sono immutate per l'Italia".