Moody’s taglia i titoli Italia
MILANO – Arriva l'ennesima tegola dell’agenzia di rating che porta da A3 a Baa2 i titoli di Stato. Lo spread vola a 480. Squinzi, Confindustria pessimista: rischio calo Pil 2012 oltre 2,4%
La notizia è arrivata proprio mentre il premier Mario Monti atterrava in Idaho, Stati Uniti, per recarsi alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza e del mondo dei media ‘made in Usa’. Lì il Professore intervistato dal noto anchorman della Cbs, Charlie Rose, ha come obiettivo principale quello di convincere ad investire in Italia.
Non a caso Moody's, spiegando la sua decisione, sottolinea come tra i fattori che probabilmente porteranno ad “un ulteriore netto aumento dei costi di finanziamento” dell'Italia ci sono anche “segnali di erosione” sul fronte degli investimenti esteri, oltre al rischio contagio da Grecia e Spagna, con i rischi di un'uscita di Atene dall'euro “che sono saliti” e il sistema bancario spagnolo sempre più in difficoltà.
Ma l'agenzia di rating punta il dito anche su altri fattori: dal “deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine”, nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, al “clima politico che, con l'avvicinarsi del voto della prossima primavera - scrive Moody's - e' fonte di un aumento dei rischi”. Questo spiega anche l'outlook negativo, con il nostro Paese che resta sotto stretta osservazione da parte dell'agenzia di rating. Per la quale “i rischi che gravano sull'attuazione delle riforme restano considerevoli”. Il peggioramento dell'economia, poi, col Paese in recessione, “aumenta il peso dell'austerity e delle riforme sulla popolazione italiana”.
Questo porta le forze politiche a frenare, in qualche modo, l'azione del governo. Quest'ultimo - riconosce Moody's - ha messo in campo “un programma di riforme che ha davvero le potenzialità per migliorare notevolmente la crescita e le prospettive di bilancio”. Nonostante ciò la recessione incombe e raggiungere gli obiettivi di risanamento dei conti resta una enorme sfida, con il pareggio di bilancio - si sottolinea - slittato di due anni. Forse gli analisti di Moody's pensavano al 'percorso di guerra' citato ieri dallo stesso Monti.
Il Giappone minimizza la portata del taglio di Moody's sulla convinzione che i leader Ue “stiano facendo gli sforzi per risolvere gravi problemi mai sperimentati nella storia”. Ne è convinto il ministro delle Finanze, Jun Azumi, secondo cui, “dato il potenziale, sono sicuro che l'Europa supererà i problemi e riavrà la fiducia del mercato”. Le prospettive sono più che positive con la mossa Ue su controllo unico bancario, coinvolgendo la Bce, e cooperazione economica e fiscale.