L'Italia alle urne
ROMA - Italia al voto. Per la Camera sono oltre 50 milioni gli elettori, compresi i residenti all'estero, mentre per il Senato gli aventi diritto superano i 46 milioni. Più di 12 milioni sono quelli per le regionali in Lombardia, Lazio e Molise. Dopo la 'grande corsa' partiti e leader politici oggi in silenzio elettorale
COME SI VOTA
Per l'elezione della Camera possono votare i maggiorenni aventi diritto al voto, mentre per l'elezione del Senato possono votare coloro che, alla data di domenica 25 febbraio, hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Sia per l'elezione della Camera (scheda rosa) sia per l'elezione del Senato (scheda gialla), l'elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (esempio, una croce o una barra) nel riquadro che contiene il contrassegno della lista prescelta. E' vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
Non è quindi possibile manifestare 'voto di preferenza': la lista dei candidati è, infatti, 'bloccata', cioé i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va posto solo sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull'intera coalizione. Eventuali 'sconfinamenti' su contrassegni limitrofi non sono un problema: la legge prevede, infatti che, se il segno dovesse essere parzialmente posto su altri simboli, il voto si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso.
Nella regione Valle d'Aosta (per la Camera e per il Senato) e nella regione Trentino-Alto Adige (per il solo Senato) l'elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno sul contrassegno del candidato prescelto o comunque nel rettangolo che lo contiene. Il numero dei deputati da eleggere è di 630, 12 dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Il numero dei senatori elettivi è di 315, 6 dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
PER LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
L'elettore vota tracciando un segno con una penna di colore nero o blu, pena l'annullamento della scheda, sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o comunque sul rettangolo che lo contiene. Ciascun elettore può inoltre esprimere due voti di preferenza nelle ripartizioni alle quali sono assegnati due o più deputati o senatori e un voto di preferenza nelle altre.Domenica 24 e lunedì 25 febbraio si voterà anche per rinnovare i Consigli regionali ed eleggere i presidenti nelle Regioni: Lazio, Molise e Lombardia.
COME SI VOTA ALLE REGIONALI
Per le elezioni regionali, ciascun elettore, con la matita copiativa sulla scheda di colore verde, può: 1 - votare solo per un candidato alla carica di presidente della Regione, tracciando un segno sul suo nome e/o, solo nel Lazio e nel Molise, sul simbolo della lista regionale. In questo caso il voto è valido solo per l'elezione del presidente e non si estende a nessuna lista provinciale. 2 - votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle liste provinciali ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. In tal caso l'elettore potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata scrivendone il cognome oppure il nome e cognome in caso di omonimia nell'apposito spazio; 3 - votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle altre liste provinciali a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto "voto disgiunto").
Anche in tal caso potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata scrivendone il cognome oppure il nome e cognome in caso di omonimia nell'apposito spazio. 4 - votare a favore solo di una lista provinciale; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Regione a essa collegato. Diventa presidente della Giunta regionale chi ottiene il maggior numero di voti.