Berlusconi: e ora le
intercettazioni
Berlusconi: la riforma della giustizia la prossima settimana sarà presentata al Cdm. E poi torna all'attacco sulle intercettazioni: "Non si può più telefonare, dobbiamo rimediare". Le opposizioni dicono no: contro il Lodo barricate in Aula e referendum
"La riforma della giustizia è praticamente pronta, stiamo cercando un accordo con tutte le forze politiche". Silvio Berlusconi torna a parlare di giustizia, dopo aver incassato il favore dei finiani, che ieri avevano detto si al provvedimento sulla retroattività in seno al lodo Alfano. Il premier adesso sa che deve accelerare i tempi per proporre un disegno di legge ai parlamentari del gruppo di Fini, che al momento sembrano disponibili.
Ma le opposizioni insorgono e, da Bersani a Di Pietro, è unanime il no sulla retroattività e sulla riforma della Giustizia.
Berlusconi torna su un vecchio tema che gli sta a cuore. La sua spina nel fianco sono le intercettazioni, per le quali il premier chiede un provvedimento: "Io - dice a sindacati e Confindustria convocati a Palazzo Chigi per parlare di fisco - vivo con grande difficoltà che non si possa più utilizzare il telefono. Si dovrebbe rimediare perché è terribile vivere in un Paese in cui non puoi avere la certezza di non essere intercettato".
Infine il premier, al vertice tra sindacati e Confindustria ha parlato anche della complessità dell'attuale sistema fiscale, che andrebbe rivisto.