Stabilità, sì del Senato
Domani il voto alla Camera
156 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto. Pd e Terzo polo non hanno partecipato al voto. Questo il risultato del voto al Senato sulla legge di stabilità. Domani passaggio alla Camera per il via libero definitivo. Prima volta in Aula del neo senatore a vita Mario Monti
E' il primo giorno da senatore a vita per Mario Monti. La prima volta tra i banchi di Palazzo Madama. E quando il professore fa il suo ingresso al Senato, l'aula lo accoglie con un lungo applauso. Applausi dai banchi dell'opposizione ma anche da tanti senatori del Pdl.
L'ex Commissario europeo, candidato premier in pectore, resta in piedi al centro dell'emiciclo. Sorride a tutti, tra abbracci e strette di mano. L'Idv ha già annunciato che non gli voterà la fiducia ma tra i senatori il dissidente Pancho Pardi, contrario alla linea di Di Pietro, lo avvicina per salutarlo. Si congratula anche il leghista Castelli. Lo bacia e lo abbraccia Lamberto Dini, tra i probabili ministri di un esecutivo tecnico e per il Pdl possibile concorrente alla leadership da proporre al Capo dello Stato.
Quello di Monti in aula è un passaggio lampo, se ne va in fretta, per salire al Quirinale. Si vocifera di un altro colloquio con Napolitano, subito smentito dal Colle: “doveva soltanto sbrigare alcune formalità” è la spiegazione. Ma non è escluso che Monti e Napolitano si rivedano nel pomeriggio.
Il professore non è in aula quando si vota la legge di stabilità che il Senato approva con 156 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto. Pd e Terzo polo non hanno partecipato al voto. Ora il ddl verrà soedito in tutta fretta alla Camera, per il via libera definitivo. E' l'ultimo atto del governo Berlusconi. L'ultimo passaggio che separa l'ex Commissario europeo dall'incarico alla guida di un governo di transizione e da quell'enorme lavoro da fare.