"Un'amnistia
mascherata"
Lo scontro sul processo breve. Il Pdl: Una norma che serve a tutti. Casini: E' una porcheria, meglio un lodo Alfano con legge costituzionale
Il provvedimento sulla giustizia è "profondamente incostituzionale" ed "è un'amnistia mascherata". Così il segretario dell'Udc Casini, nel corso di una conferenza stampa, bolla il Ddl presentato ieri al Senato dalla Maggioranza.
Al suo fianco, c'è il presidente della commissione giustizia del Senato, Giampiero D'Alia, che nel suo intervento smonta punto per punto il testo scritto dal legale del Premier e parlamentare del Pdl Niccolò Ghedini.
Prima di tutto, osserva D'Alia, "è un provvedimento incostituzionale perchè introdurrebbe disparità tra chi è incensurato e tra chi è recidivo" e poi creerebbe delle profonde ingiustizie agevolando al massimo i colletti bianchi e chi si è macchiato del reato di corruzione rispetto, magari, al semplice immigrato clandestino.
Poi Casini afferma: "Stamattina ho interpellato un presidente emerito della Consulta mio personale amico e che pertanto preferirei rimanesse nell'anonimato. Ma lui - racconta il leader dell'Udc - non ha dubbi: Il ddl per abbreviare i processi è solo 'un mostro giuridico, un'assurdità, un testo incostituzionale'".
Anche Pd e Idv insorgono. Per Anna Finocchiaro: "Il ddl non si applicherà per il furto aggravato. Così per il rom che ruba il processo rimarrà, mentre processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero".
Il provvedimento, secondo il segretario del Pd Pierluigi Bersani, potrebbe essere a rischio incostituzionalità. "Questo ddl è inaccettabile - ha detto, a margine del congresso dei radicali - daremo battaglia. Se arriveremo alla scontro non sarà responsabilità dell'opposizione". E sull'immunità parlamentare ha tagliato corto: "Andiamo avanti così, come i gamberi".
Antonio Di Pietro annuncia che l'Italia dei valori è pronta a chiedere il referendum contro la legge sul processo breve targata Pdl. "Il 5 dicembre con la manifestazione a piazza Navona annunceremo l'impegno a raccogliere le firme per un referendum contro una legge incostituzionale, immorale e contro gli interessi degli italiani. - dice Di Pietro - La legge proposta dice che dopo 2 anni il processo non si deve fare più. Per questo migliaia di processi, tra cui quelli sui maggiori scandali italiani da Parmalat ai bond argentini, andranno tutti estinti: è la più grande amnistia mascherata della storia".
Durissima anche la reazione dell'Associazione nazionale magistrati, che parla di "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia". "Gli unici processi che potranno essere portati a termine - spiegano i vertici del sindacato dei magistrati - saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di eccezioni che pone forti dubbi di costituzionalità".
L'Anm preferisce non parlare di "amnistia", ma di una "sostanziale depenalizzazione di fatti di rilevante e oggettiva gravità". Ed elenca tutti i reati destinati ad andare in prescrizione: "abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino".
Intanto Nicola Cosentino fa sapere che resta il candidato alle elezioni regionali in Campania, nonostante le accuse per concorso esterno in associazione mafiosa.
A seguito dell'atto d'accusa emesso dal Gip nei confronti di Cosentino, il Presidente della Camera e cofondatore del Pdl Gianfranco Fini, aveva espresso un niet sulla candidatura di Cosentino alle regionali in Campania. Ma dopo l'incontro di ieri con Berlusconi, Cosentino conferma di correre col Pdl alle Regione Campania.