Scontri a Roma
ancora polemiche
Scarcerati tutti gli studenti arrestati dopo gli scontri di Roma dello scorso martedì 14 dicembre, quando nel centro della Capitale si sono viste scene di guerriglia urbana. Ed è bagarre alla trasmissione "Annozero" tra il ministro della Difesa e uno studente romano che stava esponendo il suo punto di vista sugli scontri avvenuti a Roma. Oggi il Ministro Maroni interverrà al Senato
Scarcerati tutti gli studenti arrestati dopo gli scontri di Roma dello scorso martedì 14 dicembre, quando nel centro della Capitale si sono viste scene di guerriglia urbana. Solo a uno di loro sono stati dati gli arresti domiciliari. Come era facile prevedere la decisione ha scatenato subito la polemica politica e un botta e risposta tra il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, e gli esponenti dell' Associazione Nazionale Magistrati.
"Sono costretto a protestare a nome della città di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del Tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso", ha detto Alemanno in una nota, esprimendo "una profonda sensazione di ingiustizia di fronte a queste decisioni perché i danni provocati alla città e la gravità degli scontri richiedono ben altra fermezza nel giudizio della magistratura sui presunti responsabili di questi reati".
Immediata la risposta di Luca Palamara, presidente dell'Anm: "Non possiamo che ribadire che è legittima la critica ai provvedimenti dei magistrati, ma non lo sono gli insulti nei confronti dei giudici e dell'istituzione nel suo complesso".
Ed è bagarre alla trasmissione "Annozero" tra il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e uno studente romano che stava esponendo il suo punto di vista sugli scontri avvenuti a Roma. “Vigliacco”, ha ripetuto più volte il ministro all'indirizzo dello studente. Il ministro si è poi alzato per abbandonare la trasmissione e ha battibeccato con il conduttore Santoro. "È una vergogna - ha detto La Russa - che qui non ci sia a parlare un ragazzo in divisa, un poliziotto".
Questa mattina, alle 11:30, il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, riferirà al Senato sugli scontri del 14 dicembre. SEGUI LA DIRETTA
Il tutto, in un clima politico teso, dopo la fiducia risicata ottenuta dalla maggioranza il 14 dicembre. Adesso il presidente del Consiglio, pallottoliere alla mano, corteggia i finiani e gli indecisi in genere. Proprio Berlusconi ha annunciato che altri otto parlamentari sarebbero pronti a passare col Pdl. E sul terzo polo, o "Polo della Nazione", come lo hanno battezzato i leader Fini, Casini e Rutelli, il giudizio del Premier è sprezzante "sono disastrosi".
A sinistra invece Di Pietro vorrebbe un'unione con il Pd e Vendola, ma i democratici reagiscono freddamente a questa proposta.