Amor che move
il Sole (delle Alpi)
e l'altre stelle (europee)
La crisi economica ci fa scoprire l'anima 'europeista' di Umberto Bossi che a Gemonio ha detto: "dobbiamo andare dietro all’Europa e fare le riforme. La Bce ci condiziona? Positivamente".
“Governo commissariato? L'importante è che la banca centrale compri i nostri titoli”.
Bossi dribbla e si tira fuori dalla polemica che investe Palazzo Chigi: un esecutivo ormai chiaramente eterodiretto, guidato nelle difficili scelte economiche, per contrastare la crisi, dagli organismi europei e dalle pressanti richieste di Germania e Francia all'Italia.
“Per tanto tempo il Paese ha speso più di quanto poteva e un bel giorno la realtà ha preso il treno ed è venuta a trovarci. – ha detto il senatur che a sorpresa ha poi continuato - Dobbiamo andare dietro all’Europa e fare le riforme. La Bce ci condiziona? Positivamente".
Il leader del carroccio, che solo ieri l'altro aveva sferrato un durissimo attacco all'euro, ora plaude alla Bce che salva i bond italiani.
Smorza sulle elezioni anticipate: “ora non c'é questo problema” dice Bossi che oggi a Gemonio ha incontrato Tremonti per esporgli la sua idea per salvare le imprese in crisi. Il primo appuntamento di una settimana di fuoco.
Nel frattempo Berlusconi, con un occhio preoccupato ai mercati, potrebbe optare per un decreto legge accelerando le misure anticrisi come chiede l'Europa.
Mercoledì l'incontro con le parti sociali. Giovedì l'intervento di Tremonti davanti alla commissioni congiunte Bilancio e Affari Costituzionali di Camera e Senato.
Ministri e parlamentari in stato d'allerta. La parola d'ordine imposta dall'Europa è ‘misure convincenti e subito’.
E si consuma così l'ennesimo schiaffo al governo del fare.