"Voglio salutare
il Presidente"
Il premier Silvio Berlusconi sara', probabilmente, dimesso oggi dall'Ospedale San Raffaele di Milano. Bloccato nella notte un torinese di 26 anni. Il ragazzo è stato fermato al piano dove si trovava Berlusconi: «Volevo soltanto salutare Silvio»
La terza notte di ricovero al San Raffaele di Milano del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è passata tranquillamente, dopo l'aggressione subita domenica scorsa che gli ha provocato un trauma facciale. Non si è accorto di quanto è accaduto intorno alle due.
FERMATO PSICOLABILE. Un giovane torinese di 26 anni, che sembra avere problemi psicologici, è stato bloccato la scorsa notte, mentre cercava di entrare al settimo piano del reparto solventi dell’ospedale San Raffaele dove è ricoverato Silvio Berlusconi.
Nella sua vettura del ragazzo sono state trovare delle mazze da hockey, due coltelli arrugginiti nascosti in macchina in mezzo a bottiglie d'acqua, coperte e vari generi alimentari il giovane. Immediatamente dopo essere stato fermato e identificato è stato sottoposto a perquisizione personale con esito negativo ed accompagnato all'esterno del nosocomio.
In base ai primi accertamenti, sembra che sia entrato nella struttura attraverso il parcheggio a pagamento. Poi ha preso l'ascensore, ma è stato bloccato dal personale di vigilanza. Il ragazzo si è
giustificato dicendo "voglio salutare il presidente, voglio salutare il presidente".
I sanitari confermano che il ragazzo è affetto da problemi psicologici: nel 2008 è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio in un reparto di psichiatria di un ospedale torinese e in passato è stato in cura presso un altro istituto di igiene mentale.
Nei suoi confronti giovane non sarebbe stato preso al momento alcun provvedimento. I genitori, con cui vive, avrebbero dichiarato di non essersi accorti che il figlio era uscito di casa intorno all'1 di notte per raggiungere l'ospedale San Raffaele.
Secondo quanto era stato detto ieri, il Cavaliere lascerà oggi l'ospedale nel primo pomeriggio, ma l'ultima parola spetta al suo medico di fiducia, che si pronuncerà nelle prossime ore. Comunque il Premier dovrà restare per 15 giorni lontano dagli impegni pubblici.
Intanto, ieri sera gli hanno augurato pronta guarigione il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il Presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso.
Barack Obama, ha affermato di aver trovato Silvio Berlusconi "in ottime condizioni di spirito". Il presidente Usa ha augurato al premier italiano una rapida guarigione, dopo la "malvagia aggressione" subita. "Il presidente Obama ha poi ringraziato il premier Berlusconi per la leadership mostrata sull'Afghanistan" ha precisato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Mike Hammer.
E, sempre ieri, il Cavaliere ha inviato un messaggio sul sito Web del Pdl. "State tutti sereni e sicuri perchè l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio". Berlusconi ha ringraziato poi le "tantissime" persone che hanno inviato "messaggi di solidarietà e vicinanza".
Ma è duro scontro tra le parti politiche, dopo le parole pronunciate ieri da Cicchitto, criticate anche dal presidente della Camera.
CICCHITTO. "La mano di chi ha aggredito Berlusconi è stata armata da una spietata campagna di odio - attacca -: ognuno si assuma la propria responsabilità". "un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, dal mattinale delle procure Il Fatto, da quel terrorista mediatico di nome Travaglio, da alcuni pm che vanno in tv a parlarne, da un partito, Italia dei Valori e dal suo leader Di Pietro, da qualche settore giustizialista, onorevole Bersani, del suo partito".
Le parole di Cicchitto non sono piaciute al presidente della Camera. Gianfranco Fini ha chiamato Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano all'ora di pranzo, dopo il dibattito avrebbe espresso al premier il suo disappunto e la sua delusione per l'intervento di Fabrizio Cicchitto.
DI PIETRO. Anche per il leader dell'IdV, si rischia di incendiare ulteriormente il clima, già incandescente. Di Pietro: "Non ci faremo intimidire. Noi non facciamo opposizione in odio a Berlusconi ma per amore del nostro Paese - ha detto il leader dell'Italia dei Valori -. Da quindici anni ci battiamo contro provvedimenti che offendono le coscienze. Questo crea odio, questo arma la mano istigata da problemi di una maggioranza e un governo che piegano il Parlamento a proprio uso".
Intanto Giovedì arriveranno sul tavolo del Consiglio dei ministri due proposte: una che intende inasprire le misure anti-contestazione alle manifestazioni, l'altra per valutare l'oscuramento dei siti internet che inneggiano all'odio.
CASINI. Ma da più parti si alzano le voci contro una censura del web. Per Casini, "la solidarietà è doverosa, ma diciamo no alle strumentalizzazioni o alle intimidazioni che rischiano di alimentare nuove campagne di odio". Il leader dell'Udc ha affermato: "Sarebbe sbagliatissimo e ancora più sbagliata sarebbe la censura sui giornali". "Occorre isolare i violenti senza se e senza ma e - conclude -, doppiopesismi e ambiguità non sono consentiti. Occorre riprendere a lavorare con sobrietà". E sulla sicurezza del premier: "Ribadiamo la fiducia nel ministro Maroni e siamo fiduciosi che approfondirà questi aspetti".