Fini, “Nuovo esecutivo”
Pd,“Premier si dimetta”
Altro governo e altro premier auspica il presidente della Camera. “L’Italia non si può permettere un esecutivo che governa a tempo perso. Berlusconi si rechi al Quirinale e rassegni le dimissioni”, avverte la segreteria Pd. Udc, "Faccia un gesto di generosità nei confronti del Paese"
“Io non giudico, io dico che purtroppo l'immagine dell'Italia a livello internazionale si aggrava giorno per giorno e nessuno capisce quello che sta accadendo nel nostro Paese”. Così Fini, a chi gli chiede di commentare l'intercettazione telefonica in cui Berlusconi afferma di fare il premier a tempo perso.
"Nessuno capisce per quale motivo il presidente del Consiglio dedichi buona parte del suo tempo a questioni che non sono relative alla lotta crisi economica e al rilancio dell'economia”, stigmatizza il presidente della Camera. “Gli italiani hanno capito che così non si può andare avanti, anche tanti italiani che hanno votato per il centrodestra. Personalmente - prodegue Fini - spero che anche nell'ambito della maggioranza finiscano col prevalere il buon senso e la decisione di dare vita a un altro governo che abbia maggiore credibilità internazionale, che si occupi dell'economia e faccia uscire il paese da questa crisi”.
Sulla stessa linea Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd, parlando a nome della segreteria del suo partito. “L'Italia, con i suoi gravi problemi, non si può permettere un esecutivo che governa a tempo perso – dice Zoggi - Le parole sono finite. Berlusconi si rechi al Quirinale e rassegni le dimissioni”. Anche Gaetano Pecorella, Pdl, torna a sostenere la necessità di un governo d'emergenza, se si creassero “problemi di natura diplomatica sulla persona del premier”. “Con tutto l'affetto che ho per Berlusconi, dovendo scegliere tra il bene del paese e la permanenza di questo governo, io non avrei dubbi e sceglierei il bene del paese”, è l’invito dell’avvocato parlamentare.
“Spero che quanto prima si possa chiudere questa pagina schifosa”, commenta il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. “Io spero che il presidente del Consiglio sia consapevole di quanto profonda sia la critica, il disgusto e anche il rancore che cresce nel Paese nei suoi confronti”, dice il leader Sel che rileva “ Un sentimento diffuso, generalizzato, di indignazione nei confronti del premier. E non è un sentimento che nasca da un inappropriato esercizio di moralismo”.
Dure critiche arrivano anche dal segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa. “Il presidente del Consiglio faccia subito un gesto di generosità nei confronti degli italiani e si dimetta dal suo incarico. La situazione è diventata davvero insostenibile - aggiunge Cesa – E’ necessario pensare di più agli interessi del Paese”.